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Reggio Emilia, terzo sgombero in due giorni

Nicolò Valli
Reggio Emilia, terzo sgombero in due giorni

Polizia in azione in via Borgogna dopo che un uomo si era introdotto in una abitazione. L’assessore alla Casa De Franco: «Anche a Reggio la situazione abitativa è peggiorata»

28 gennaio 2024
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Reggio Emilia Un altro sgombero, il terzo in due giorni. C’è da registrare in città un altro episodio che ha visto protagonista un abusivo. Dopo i due interventi avvenuti nella giornata di venerdì – uno in via Pirondi (laterale di via Turri, dove un uomo e una donna sono allontanati da un casolare abbandonato alle prime ore del mattino) e un altro in via Fontanelli (accanto alla ex Caam, dove più persone erano presenti in una casa di proprietà del Comune e dove sono intervenuti carabinieri, polizia locale e polizia di Stato) – sabato 27 gennaio alla mattina la polizia di Stato si è diretta in via Borgogna, chiamata da una donna di mezza età che si era ritrovata un immobile occupato da un uomo a lei sconosciuto. Giunti sul posto, gli operatori hanno individuato un 36enne di origine straniera.



Secondo quanto ricostruito, l’uomo era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e sarebbe stato trasportato in ospedale. Inoltre, pare che anche nel tardo pomeriggio lo stesso appartamento sia stato nuovamente occupato da sconosciuti, questa volta in numero maggiore.

Una situazione che avrebbe costretto la donna a ricontattare nuovamente le forze dell’ordine. Episodi, quelli di ieri, avvenuti proprio nella parallela di via Fontanelli e in una zona che nell’ultimo periodo secondo i residenti sta facendo i conti con un aumento del tasso di degrado e delinquenza. «Vediamo spesso spacciatori aggirarsi dalle nostre parti e fumare – dicono dei residenti – non è mai successo nulla di grave ma questi episodi aumentano di certo la sensazione di insicurezza. Nel nostro palazzo ci sono pareri discordanti in merito, dipende anche dal tasso di sopportazione».

In via Borgogna sono diverse le case gestite direttamente dal Comune e date alle famiglie che richiedono aiuto. Nessuno, in ogni caso, pare aver visto gli episodi di ieri, nemmeno il referente della scuola di Judo Sankaku, Lorenzo Bonini, unica attività in una strada caratterizzata soltanto da appartamenti e villette: «Noi al sabato siamo chiusi – dice – abbiamo circa cinquanta atleti e mai nessuno ha subito aggressioni o si è ritrovato invischiato in situazione a rischio. È chiaro, però, che, tra Vicolo Guasto e viale Monte Grappa il quadro di sicurezza è peggiorato».

Indubbiamente, l’emergenza abitativa sta diventando un problema da non sottovalutare, soprattutto in inverno con l’abbassamento delle temperature.

Lo riconosce anche l’assessore alla Casa Lanfranco De Franco, che fa il punto della situazione: «A Reggio non c’è un numero elevato di case occupate, ma la situazione negli ultimi mesi è peggiorata anche da noi – afferma De Franco – ci sono due motivi che portano le persone a violare la proprietà di qualcuno: o la frode, come era accaduto in via Monte San Michele con la stesura di finti contratti per muovere denaro, o l’impellente necessità di ripararsi dal freddo. Noi, come Comune, dobbiamo tutelare sia i proprietari che queste persone più in difficoltà».

De Franco illustra quindi i provvedimenti adottati che prevedono la concessione di appartamenti tenendo alto il livello generale di sicurezza: «Stiamo consegnando 51 case a gestione comunale gestiti da Acer, mentre altre 16 saranno riservate a lavoratori del ceto medio. Parallelamente – conclude – intensificheremo il recupero delle case, contrastando al tempo stesso l’irregolarità».