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Il caso

Maxi bolletta del gas a un’anziana di 85 anni: da 417 euro a 1.435 euro

Ambra Prati
Maxi bolletta del gas a un’anziana di 85 anni: da 417 euro a 1.435 euro

Reggio Emilia: importi stratosferici negli ultimi due mesi del 2023

29 gennaio 2024
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Reggio Emilia Quando la signora Marisa, 85 anni, ha letto l’importo della bolletta di conguaglio del gas è andata in agitazione, telefonando subito alla figlia: 1.435 euro. Tre volte tanto rispetto alla bolletta dello stesso periodo dell’anno precedente: 417 euro. Si susseguono in queste settimane le segnalazioni di reggiani in merito a bollette del gas dai conti stratosferici: le ultime due mensilità del 2023 (novembre e dicembre), anche in virtù del conguaglio, hanno visto quintuplicare gli importi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.



Le cifre da capogiro sono arrivate soprattutto agli anziani, ma non solo. Sono numerosi i casi di reggiani che hanno ricevuto importi da 1.500 euro in su.

A contattarci è stato un libero professionista di 68 anni, che racconta: «Per la mia attività ho uno studio e per novembre-dicembre mi è arrivata una fattura di 1.350 euro contro i 360 euro del 2022; cinque volte tanto. Dopo aver controllato gli importi ho scoperto che per il gas è stata applicata la tariffa di 2,28 euro al metro cubo: un’enormità se si pensa che oggi altre compagnie applicano 0,41 centesimi al metro cubo. E lo stesso è accaduto a tanti altri conoscenti tra cui mia zia, ottuagenaria e con una pensione di 950 euro al mese. Io posso pagare, ma gli anziani?».

La figlia della signora Marisa, Monica, ha interpellato Iren. «La giustificazione è stata che hanno cambiato le condizioni contrattuali in modo unilaterale inviando l’informativa che è arrivata con ampio anticipo via posta – afferma la figlia –. Mia madre non ha risposto e ora è troppo tardi: non resta che rateizzare. Tra l’altro sull’App di Iren mia madre risulta in fascia vulnerabile».

In pratica, prosegue il 68enne, «abbiamo scoperto che se l’utente non legge l’informativa e non si attiva per cambiare eventualmente il contratto, la multiutility applica la vecchia tariffa, che è molto più elevata. Ora mi chiedo: è colpa di una pensionata se non legge dieci fogli scritti in caratteri minuscoli? Io li ho letti quei fogli e c’è voluta dell’applicazione per capirli. È scandaloso che una municipalizzata non venga incontro alla popolazione anziana».

Il problema sono proprio le lettere di cambio unilaterale del contratto dell’anno scorso, non lette o non comprese da molti.

Questa la replica ufficiale di Iren: «Le bollette alte sono anche figlie dei consumi invernali, è possibile che ci sia qualche offerta a prezzo fisso ma la gran parte era stata oggetto di sconto automaticamente riconosciuto in bolletta. Ogni caso è una storia a sé e quindi andrebbe verificato singolarmente. La rateizzazione rimane, tra le possibilità, sempre uno strumento valido cui i clienti possono ricorrere per dilazionare i pagamenti. Tramite i nostri canali (sportelli e call center) i clienti possono valutare altre offerte, magari a prezzo variabile».

Iren invita comunque la pensionata (o la figlia) a un colloquio. «Venga e troveremo una soluzione. Stiamo potenziando gli sportelli sul territorio, a breve ne inaugureremo uno a Correggio».

Si tratta «di situazioni figlie di prezzi fissi sottoscritti quando il prezzo dell’energia era molto più alto di oggi (il meccanismo è simile a quello dei mutui), non è un rialzo generalizzato dei prezzi. Il passaggio, obbligato per legge, dal mercato libero a quello tutelato può essere difficoltoso. Noi ci siamo per i clienti, con spirito di servizio: è nostro interesse mantenerne la fiducia e andare incontro alle esigenze».