Gazzetta di Reggio

Reggio

«Speriamo non venga interrotto il percorso a tutela dell’erbazzone»

«Speriamo non venga  interrotto il percorso a tutela dell’erbazzone»

Lo chiedono in coro l’assessore regionale Mammi e comunale Sidoli

30 gennaio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia La Regione Emilia-Romagna e il Comune di Reggio Emilia «continueranno a sostenere il progetto di valorizzazione dell'erbazzone reggiano e il suo percorso per la certificazione Igp, ora nuovamente al vaglio del Ministero». Lo assicurano Mariafrancesca Sidoli e Alessio Mammi, rispettivamente assessore comunale al Commercio e regionale all’Agricoltura dopo che un’azienda di fuori regione ha fatto opposizione.

Le due istituzioni credono «nel valore e nell’importanza della richiesta fatta dal Comitato dell’erbazzone reggiano per trasformare questo straordinario prodotto della tradizione nel 45esimo prodotto a qualità regolamentata del nostro territorio regionale, che detiene già 44 Dop e Igp. E per questo ci siamo attivati immediatamente per sostenere questa importante sfida, accompagnando le varie fasi del processo attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria di riferimento, di singoli produttori e panificatori, aprendo l'audizione ministeriale a tutto il mondo economico-culturale enogastronomico del nostro territorio per darne ampia visibilità e trasparenza», dicono Sidoli e Mammi.

L’anno scorso sono stati stanziati a tal proposito fondi comunali per 10.000 euro, per sostenere la ricerca e la produzione del disciplinare.

«Il percorso intrapreso è molto importante e il nostro ringraziamento congiunto va al Comitato dell’erbazzone reggiano per l’impegno intrapreso nel processo di valorizzazione ufficiale del prodotto», dicono Sidoli e Mammi ricordando che Dop e Igp dell'Emilia-Romagna valgono circa 3,5 miliardi di euro di volume d’affari e «sono un biglietto da visita straordinario per il mercato domestico e verso i paesi terzi».

La certificazione Igp per l’erbazzone «ne irrobustisce la commercializzazione e lo tutela dalle imitazioni. Il nostro obiettivo finale deve essere la valorizzazione dell'erbazzone che rappresenta una tradizione di centinaia di anni: è un prodotto identitario per tutta la provincia, un ricordo di infanzia e di famiglia, molto legato alle nostre comunità. L'ottenimento dell'Igp significherebbe un beneficio per il territorio, la legittima garanzia per salvaguardare una tradizione condivisa e amata dai reggiani», affermano ancora i due assessori.

Dopo l’opposizione alla richiesta di Igp, Comune e Regione seguiranno «tutti i percorsi giuridici e amministrativi necessari e ci auguriamo che questo fatto non interrompa un percorso valido, corretto e fondamentale per l’erbazzone».

Ora il comitato dell’erbazzone reggiano dovrà presentare le proprie controdeduzioni al ministero, che dovrà valutare a sua volta. «Auspichiamo di essere coinvolti, anche per garantire al meglio le condizioni di tutela e valorizzazione. Del resto non si tratta della prima volta che in un percorso del genere si è manifestata un'opposizione – concludono Sidoli e Mammi – e abbiamo sempre lavorato per provare a superare tutte le difficoltà». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA