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Elezioni amministrative 2024

Centrodestra: Aragona invoca unità. Il Pd “svela” il nome dopo il weekend

Jacopo Della Porta

	Massimo Gazza (Pd) e Alessandro Aragona (Fdi)
Massimo Gazza (Pd) e Alessandro Aragona (Fdi)

Reggio Emilia: ultimi giorni per trovare l’accordo e la tensione sale

03 febbraio 2024
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Reggio Emilia Si avvicina il momento della verità per la scelta dei candidati che a giugno correranno per la poltrona da sindaco e in entrambi gli schieramenti le tensioni sono palpabili.

Il centrodestra è alle prese con l’impasse sul nome del civico Giovanni Tarquini, che non ha avuto il via libera a Roma, nonostante le segreterie provinciali di Forza Italia, Lega e FdI avessero già dato il nulla osta.

Ieri avevano scritto che Fratelli d’Italia starebbe pensando a due strade per risolvere questo stop imprevisto: una candidatura connotata politicamente oppure un esterno con esperienza politica.

Per quanto riguarda la prima strada, la logica conduce ad Alessandro Aragona, coordinatore provinciale del partito della Meloni.

Ieri il diretto interessato ha voluto dire la sua con un post su Facebook. «Leggo ora da una testata giornalistica della mia “probabile” candidatura a sindaco di Reggio Emilia supportata da una raccolta firme, di cui francamente non sono a conoscenza (della raccolta firme ha parlato il sito Reggio Focus, ndr). Se dovesse servire, ribadisco ancora una volta che ogni scelta, qualsiasi essa sia, e di conseguenza ogni dichiarazione ufficiale sarà fatta solo ed esclusivamente di comune accordo con tutto il centrodestra reggiano la cui unità, per quanto mi concerne, rimane valore imprescindibile».

Aragona, dunque, si preoccupa di una possibile spaccatura del centrodestra. Rischio che al momento non è da escludere. Infatti, l’avvocato Tarquini potrebbe andare avanti con una sua lista (come molti gli chiedono di fare) e in quel caso si arriverebbe a una resa dei conti, vale a dire soluzione unitaria o spaccatura.

La seconda opzione che una parte di Fratelli d’Italia sta coltivando è quella di un professionista, con esperienza politica nel centrodestra: un “mister x” che fino ad ora è rimasto nell’ombra.

L’ipotesi che si tratti di Liborio Cataliotti ha trovato ulteriori conferme, sebbene il diretto interessato non abbia intenzione di commentare l’indiscrezione.

Passando all’altro campo, quello del Pd, la discussione è in uno stato più avanzato. La prossima settimana si svolgerà l’assemblea cittadina del Pd, nel corso della quale sarà ratificata la scelta del candidato.

Tutto sembra condurre al medico Marco Massari, come dimostra anche il fatto che l’infettivologo ha già compiuto passi in vista della campagna elettorale, mentre resta da capire quale sarà il ruolo dell’assessore Lanfranco De Franco. I due aspiranti candidati devono trovare un accordo e i vertici mediano affinché sia trovato.

Di certo non si faranno le primarie, come ribadito dal segretario provinciale Massimo Gazza. Una volta che il Pd avrà scelto il suo candidato ed eventualmente anche il vice, dovrà poi vedersela con gli alleati e definire i contorni della coalizione, anch’essi ancora da definire.

Azione, che rivendica per sé il ruolo di seconda forza del centrosinistra, ha ribadito più volte di essere pronta a correre da sola nel caso non si trovi un accordo soddisfacente.