Gazzetta di Reggio

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Le indagini

Dopo l’incendio che ha devastato il Monte Cusna è caccia al responsabile

Miriam Figliuolo
Dopo l’incendio che ha devastato il Monte Cusna è caccia al responsabile

Requisite le immagini delle telecamere di Reggio Emilia Meteo. Ieri sopralluoghi sul campo. Ferretti: «Servono bacini d’acqua in alta quota»

06 febbraio 2024
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Ventasso Si sono spenti anche gli ultimi focolai sul versante Sud del Cusna, che è bruciato per quasi 30 ore. L’ultimo intervento per bloccare la ripresa delle fiamme è avvenuto verso le 19 di domenica, informa il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, a opera dei carabinieri forestali. Ventotto ettari di prati sono stati distrutti.

Ieri il lavoro si è concentrato sulle verifiche sul campo, sia per una valutazione più accurata del danno, sia alla ricerca di elementi che servano a chiarire la dinamica e, soprattutto, a individuare il responsabile.

Indagini sono in corso da parte dei carabinieri forestali e dei vigili del fuoco, che ieri hanno compiuto diverse rilevazioni sul territorio. Difficile pensare a un’autocombustione, viste le temperature, che comunque erano da primavera inoltrata – un’assoluta anomalia in febbraio. Resta la pista del gesto umano, da chiarire se doloso o colposo.

Su questo e altri aspetti si è aperto un acceso dibattito e, in ogni caso, in molti invocano una punizione. Già due anni fa il responsabile di un incendio analogo sulla Pietra di Bismantova era stato identificato e denunciato.

Carabinieri e vigili del fuoco hanno acquisito le immagini riprese dalle webcam di Reggio Emilia Meteo che hanno immortalato l’inizio e il luogo dell’incendio.

«Primo pennacchio di fumo visibile alle 16.18», scriveva già sabato il sito reggiano, che per primo ha lanciato l’allarme. Dal video timelapse si nota, infatti, il fumo risalire dal versante della Costa delle Veline, non lontano dal bivio tra il sentiero 627, che sale ripido alla vetta, e il 623, detto appunto delle Veline. «Purtroppo, però, non si vede altro – ha spiegato ieri Andrea Bertolini, direttore di Reggio Emilia Meteo – e nelle ore precedenti non ci sono segni di picnic o barbecue».

Dopo il primo sbuffo, le condizioni e il meteo anomali, descritte da Reggio Emilia Meteo, hanno fatto il resto: vegetazione secca, dopo due settimane di assenza di neve, temperatura alta rispetto alla media del periodo (+7.5°C a 2000 metri), vento moderato (in quel momento 20-40 chilometri orari e raffiche fino a 63) da Ovest-Sud-Ovest e bassa umidità. A evitare il peggio, che cioé il fuoco arrivasse ai faggeti, ha pensato in parte proprio il vento, che spirava verso l’alto, ma soprattutto l’efficace opera di spegnimento dell’elicottero Drago dei vigili del fuoco, con numerosi e precisissimi lanci di acqua – prelevata dalla diga di Ligonchio – ma anche delle squadre a terra con pale e attrezzi a spegnere ogni singola fiamma. Un lavoro straordinario compiuto con la mobilitazione anche della Protezione civile e del Saer. Vi ha assistito da un punto di vista privilegiato il reggiano Francesco Ferretti, guida escursionistica esperta, arrivato in cima al Cusna proprio domenica mattina.

«Avevo saputo dell’incendio alle Veline, lo pensavo già risolto – come ha scritto anche su Facebook –. Ho appreso invece dopo dell’indicazione di non salire da parte del Saer. In ogni modo, sapevo bene cosa stavo facendo. Dalla cima ho visto in azione l’elicottero, poi le squadre dei vigili del fuoco rientrare. Di lì a poco l’incendio è ripartito e l’ho segnalato al 115».

Ora la domanda è come poter prevenire emergenze di questo tipo che, in un contesto di cambiamenti climatici, potrebbero diventare sempre più frequenti. C’è chi invoca più controlli, ma la montagna è troppo vasta, sia per occhi umani che elettronici come le telecamere. Il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, un’idea ce l’ha: «Quello che è accaduto è gravissimo. Denota l’immobilismo di tutti nei confronti della nostra montagna. Serve quello che c’è da anni in altri contesti, considerati più importanti, sistemi tecnologici che garantiscono la presenza di acqua ad alta quota finalizzata allo spegnimento di eventuali incendi».