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Sant’Ilario, «l’asilo nido Girotondo è a rischio sismico, ora lo dice l’Università di Pisa»

Daniela Aliu
Sant’Ilario, «l’asilo nido Girotondo è a rischio sismico, ora lo dice l’Università di Pisa»

Alternativa civica attacca: «Otto anni di attesa per l’esito dello studio, scelta incomprensibile»

06 febbraio 2024
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Sant'Ilario L’asilo nido Girotondo di Sant’Ilario d’Enza è a rischio sismico: lo conferma l’Università di Pisa. Dopo ben otto anni di attesa, l’Università di Pisa ha consegnato lo studio di vulnerabilità sismica sulla struttura dell’asilo nido comunale Girotondo.

Ad illustrare l’esito degli studi universitari alla Gazzetta di Reggio è il gruppo di opposizione in consiglio comunale “Alternativa civica per Sant’Ilario e Calerno”.

«È preoccupante»

«La situazione è davvero preoccupante – afferma Alternativa civica –. Nelle conclusioni, i tecnici dell’Università affermano tra l’altro che “le verifiche nei confronti delle combinazioni sismiche agli Slv (Stato limite di salvaguardia della vita) risultano invece non soddisfatte, né per i pilastri, né per le travi, né per i maschi murari”. Inoltre, aggiungono i tecnici, “la mancata verifica dei maschi nei confronti delle sollecitazioni taglianti è la principale causa del basso livello di sicurezza sismica dell’edificio”».

L’incarico per lo studio di vulnerabilità sismica sulla struttura dell’asilo nido santilariere era stato assegnato all’Università di Pisa nel 2015 dalla giunta allora presieduta dal sindaco Marcello Moretti.

«Una scelta incomprensibile, in quanto il nido è una struttura semplicissima, a un solo piano fuori terra – afferma Alternativa civica –. Molti studi tecnici specializzati del nostro territorio avrebbero potuto condurre la valutazione nel giro di alcuni mesi. Perché affidarsi all’Università di Pisa che, nonostante le nostre continue sollecitazioni, ha consegnato il documento dopo otto anni? A tanta distanza di tempo, Moretti ci vuole spiegare il motivo? Il primo risultato di questa scelta sconsiderata e mal gestita è il ritardo di otto anni nella conoscenza della situazione. Quanti bambini e quanto personale hanno vissuto in questi anni nella struttura? Abbiamo perso otto anni in cui avremmo potuto fare un progetto esecutivo di intervento per la messa in sicurezza e reperire i necessari finanziamenti».

«Sono tanti i Comuni che con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) sono intervenuti sui loro asili nido, alcuni anche ricostruendoli integralmente. Oggi, invece, tutto diventa molto più difficile».

«Nessuna domanda»

«Inutile sarebbe ricordare che il tema di accesso ai finanziamenti Pnrr per l’asilo nido lo avevamo posto tempo fa, ma la giunta ha preferito non predisporre la domanda. Ora ci aspettiamo che l’attuale giunta Perucchetti proceda immediatamente ad assegnare un incarico per valutare operativamente gli interventi più idonei per mettere in sicurezza la struttura. Questa deve essere una priorità assoluta».

«A seguito delle nostre denunce e delle nostre iniziative, diverse scuole sono state messe in sicurezza. Anche per l’asilo nido non si può più aspettare» conclude Alternativa civica.

La giunta Perucchetti, ieri contattata dalla Gazzetta, nelle prossime ore interverrà per commentare la questione sollevata dal gruppo consiliare di opposizione.

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