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Omicidio-suicidio di Cervarezza: «Il nostro cuore è spezzato»

Jacopo Della Porta

	Gianni Dughetti e la madre Silvana Bucchi
Gianni Dughetti e la madre Silvana Bucchi

La comunità piange Dughetti e mamma Silvana: «Due bellissime persone: vi auguriamo un viaggio privo di dolore»

08 febbraio 2024
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Ventasso Per la comunità di Cervarezza sono giorni di dolore e sconcerto. Il paese si interroga sulla tragedia avvenuta martedì mattina, quando il 65enne Gianni Dughetti ha ucciso a coltellate la mamma 83enne Silvana Bucci, all’interno della sua Renault Twingo, e poi si è tolto la vita gettandosi nella Gola degli Schiocchi.



L’uomo aveva problemi fisici ed era depresso: per questo era in carico ai servizi dell’Ausl. L’ex artigiano edile era soprattutto preoccupato per le condizioni di salute della mamma, che andavano peggiorando. Il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, ha scritto sul suo profilo Facebook un breve ricordo e un invito al rispetto e al non lasciarsi andare a giudizi. «Questa è una tragedia che spezza il cuore di una comunità».

Tra i tanti che si sono uniti per ringraziarlo c’è anche la sorella di Gianni, Carmen, che al momento della tragedia non era a Cervarezza perché d’inverno fa la maestra di sci sulle Alpi. Le reazioni del paese sono quelle di una piccola realtà dove ci si conosce tutti.

«Penso a due bellissime persone e stento a crederci. Vi auguro che il vostro viaggio che state intraprendendo assieme sia bellissimo e privo di dolori. Riposate in pace condoglianze a tutti coloro che hanno voluto loro bene. Ciao Gianni, ciao Silvana», ha scritto un amico.

Tanti i messaggi di sostegno sono giunti anche alla sorella Carmen.

La vicenda interroga cittadini e amministratori della montagna, perché inevitabilmente porta a riflettere sul disagio che alcune persone vivono e su come intercettarlo. «Purtroppo, spesso siamo soli, con le nostre fragilità», ha scritto una donna del paese.

Nei borghi dell’Appennino la solidarietà tra le persone è uno degli aspetti che consente di fare fronte alle difficoltà e ai problemi con i quali il territorio deve fare i conti. In un contesto del genere, il gesto estremo di Dughetti viene vissuto come qualcosa che riguarda tutti.

Nessuno ha parole ostili verso il 65enne, soprattutto perché in paese era noto quanto forte fosse il legame che aveva con la mamma.

La signora Silvana era da poco tornata a casa dopo che era stata in una struttura a seguito di un incidente. Ultimamente non si vedeva più in giro, ma ai conoscenti aveva sempre espresso gratitudine per quel figlio che si prendeva cura amorevolmente di lei.

Ieri la Procura di Reggio Emilia non aveva ancora concesso il nulla osta ai funerali, anche se il caso, dal punto di vista giudiziario, sembra non presentare lati oscuri. Le salme si trovano all’istituto di medicina legale di Modena.

Dughetti ha lasciato anche un fratello, Daniele, che vive in Romania. Un nipote, invece, è stato il primo familiare a intervenire sulla scena del delitto. Il 65enne in passato si era anche dedicato al mondo dello sport. Dopo essere stato tra i fondatori e i primi riferimenti della società di pallavolo di Cervarezza, in seguito, dopo l’interruzione dell’attività della squadra, aveva collaborato a lungo con la LG Competition, storica società sportiva di Castelnovo Monti.

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