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L’assessore Donini annuncia: «A Reggio Emilia cure innovative anti-tumore»

Jacopo Della Porta
L’assessore Donini annuncia: «A Reggio Emilia cure innovative anti-tumore»

La giunta regionale autorizza l’Ematologia di Reggio a usare la terapia genica Car-R

10 febbraio 2024
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Reggio Emilia L’ospedale Santa Maria Nuova è pronto ad adottare cure innovative contro i tumori del sangue. L’annuncio è stato fatto ieri mattina dall’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, in occasione dell’inaugurazione del Centro assistenza urgenza (Cau) di Correggio.

«Lunedì in giunta approveremo una delibera che consente all’unità operativa complessa dell’Ematologia del Santa Maria di Reggio di utilizzare le terapie geniche Car-T, che rappresentano la nuova frontiera nella cura dei tumori del sangue», ha detto Donini.

In cosa consistono queste terapie? «Nell’utilizzo di cellule che vengono prelevate al paziente, addestrate nei laboratori per contrastare le cellule cancerogene e poi reinfuse nei pazienti».

La terapia genica Car-T istruisce i linfociti T e altre cellule del sistema immunitario ad attaccare in maniera mirata le cellule tumorali: in questo modo si riducono anche gli effetti collaterali delle cure tradizionali.

Grazie a questa innovativa terapia, pazienti ritenuti incurabili perché refrattari ai farmaci convenzionali potrebbero ritrovare la speranza e sconfiggere la loro malattia.

A luglio il professor Stefano Luminari, ematologo in forza al Core dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia, aveva parlato dell’utilizzo di questa terapia nell’ambito di uno studio clinico. «I risultati - aveva detto il medico - hanno mostrato alti tassi di risposta e una remissione duratura in questo tipo di pazienti difficili da trattare». L’ospedale di Reggio ha partecipato a uno studio condotto a livello internazionale che ha visto coinvolti otto centri ematologici in Italia.

Taglio del nastro

L’assessore Donini ieri è intervenuto all’ospedale San Sebastiano per inaugurare il Cau, operativo dallo scorso 27 dicembre.

Il Centro ha già accolto 1.300 cittadini, con una media di 30 accessi al giorno. Il servizio è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20 per accogliere urgenze non gravi.

I Cau sono parte importate della riforma regionale dell’emergenza urgenza che ha inteso alleviare la pressione sui pronto soccorso ospedalieri, il cui carico di lavoro è impegnato per circa il 70% nell’assistenza ai casi di gravità minore (codici bianchi e verdi), con inevitabile dilatazione dei tempi di attesa. Il primo Cau in provincia era stato attivato a Reggio Emilia il 20 dicembre scorso, nella sede della Casa della Comunità Ovest.

«La cosa rilevante è che l’86% degli accessi al Cau di Correggio sono stati appropriati, perché i pazienti hanno risolto il problema all’interno della struttura», ha detto Cristina Marchesi, direttrice generale dell’Ausl.

«A Correggio il 4,5% degli accessi viene avviato a un percorso specialistico dedicato e il 9% al pronto soccorso - ha detto Marina Greci, direttrice del dipartimento Cure primarie - Al Cau di Reggio Emilia il dato di avviamento al pronto soccorso è inferiore e si aggira sul 5%, questo perché a Correggio la gente è abituata a presentarsi direttamente mentre a Reggio telefonano prima e quindi viene effettuato un triage molto particolareggiato, pertanto l’utente viene inviato nella struttura appropriata, cioè pronto soccorso, Cau, Guardia media o medico di base».

Il Cau di Reggio Emilia è aperto 7 giorni su 7, 24 ore al giorno.

Il Cau di Correggio è aperto 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20, mentre nelle altre ore è attivo il servizio di Guardia medica, sempre contattabile al medesimo riferimento telefonico 05222.90001.

La direttrice del distretto Morena Pellati ha fatto un appello affinché i cittadini si abituino a telefonare e a non recarsi in struttura in modo autonomo.

Estensione dell’orario

«Stiamo facendo una valutazione di personale e in tempi brevi pensiamo di estendere l’orario di apertura fino a mezzanotte», ha detto la direttrice Greci.

Nei Cau sono presenti almeno un medico e un infermiere adeguatamente formati e l’organico viene incrementato a seconda delle necessità. Nei due Cau reggiani operano trenta medici che sono stati sottoposti a un appropriata formazione individuale.

Carenza di infermieri

La direttrice Marchesi a margine dell’inaugurazione ha parlato del problema della carenza di personale. «Oltre a quella dei medici - ha detto la dirigente - c’è anche quella degli infermieri, che sempre più spesso facciamo fatica a reperire».

La visita e gli accertamenti diagnostici offerti dai Cau (per esempio ecografia ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e assistiti della Regione, invece per tutti gli altri la visita ha una tariffa del costo di 20 euro. Sono esenti anche le visite e le prestazioni che rientrano nel percorso di gestione di eventi traumatici lievi ricompresi nella casistica dei Cau, il cui accesso avviene entro 24 ore dall’evento. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del Cau per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni, la deputata Ilenia Malavasi, i consiglieri regionali Andrea Costa, Stefania Bondavalli e Ottavia Soncini, il capo della segreteria politica del presidente della Regione Giammaria Manghi e il sindaco di Correggio Fabio Testi, oltre ai primi cittadini di tutto il distretto sanitario.

«Il Cau rientra nel processo di riforma dell’emergenza urgenza intrapreso dalla Regione - ha detto Testi - I dati di queste prime settimane sono confortanti, a dimostrazione che si tratta di un servizio pubblico di territorio, di prossimità, su cui i cittadini possono con serenità fare affidamento».l