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Terremoto, oltre 120 scosse. Tra Reggio e la Val d’Enza scuole sotto osservazione

Daniela Aliu
Terremoto, oltre 120 scosse. Tra Reggio e la Val d’Enza scuole sotto osservazione

Dopo quella di magnitudo 4.2 a Langhirano controlli a Gattatico, Bibbiano e Sant’Ilario. Nessun danno ma preoccupazione

10 febbraio 2024
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Reggio Emilia La terra continua  a tremare. Sabato 10 febbraio una scossa di magnitudo 3.6 è stata registrata dall’Ingv tre chilometri da Langhirano (Parma) e a 18 chilometri di profondità. Non è che l’ennesima.

Tra le 0.37 di mercoledì 7 febbraio e le 20.56 di venerdì 9 lo stesso Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato ben 128 scosse, di cui 123 nel Parmense e 5 sull’Appennino modenese. Tra le numerose scosse, sono state soprattutto tre quelle avvertite con maggior preoccupazione nella nostra provincia: due di magnitudo 3.4 avvenute alle 00.31 e alle 3.55 di ieri notte, con ipocentro a 20 chilometri di profondità ed epicentro nella zona di Langhirano (Parma), e quella di magnitudo 4.2 registrata ieri alle 13.06, sempre con epicentro Langhirano. Scossa, quest’ultima, percepita anche in tutta la Val d’Enza e a Reggio Emilia, dove non sono mancati attimi di paura soprattutto ai piani alti.

L’esperto in geologia di Sant’Ilario d’Enza, Alberto Iotti, ha pubblicato l’immagine realizzata dal geologo reggiano, Giulio Torri, dove si nota la profondità dell’ipocentro e la latitudine in merito allo sciame sismico del Parmense (come si nota nella foto a destra).

«Si tratta di un duplice sistema di faglie, uno poco profondo e uno più profondo e più attivo. La linea di faglia parte da Langhirano (Parmense), attraversa in mezzo il territorio della Val d’Enza, terminando a Sassuolo, nel Modenese», scrivono i geologi.

In provincia di Reggio e in Val d’Enza non si sono fortunatamente registrati danni, ma non sono mancati i controlli sul territorio. Il primo a parlare è il presidente dell’Unione Val d’Enza e sindaco di Gattatico, Luca Ronzoni, che commenta così la situazione: «Nella tarda mattinata di venerdì gli uffici comunali sono stati informati da alcuni cittadini che hanno letto di una scossa di terremoto registrata attorno alle 13, con epicentro in provincia di Parma. Nei locali comunali la scossa è stata percepita poco, e non sono arrivate all’ufficio tecnico segnalazioni o altre comunicazioni. Contattata la dirigente scolastica, riporta che non ha rilevato né segnalazioni, né danni visibili alle strutture. A scopo precauzionale, prima della riapertura dei plessi, assieme al responsabile dell’ufficio tecnico comunale svolgeremo un opportuno sopralluogo idoneo ad accertare la situazione».

Dal Comune di Bibbiano il sindaco Andrea Carletti commenta i controlli preventivi: «L’ufficio tecnico comunale comunica che sono terminate le verifiche su scuole, pubbliche e private, ed edifici pubblici a seguito della scossa di terremoto registrata alle 13.06 di oggi con epicentro in provincia di Parma e percepita anche sul nostro territorio. Nessun danno registrato, pertanto si conferma l’accessibilità e la fruibilità di tutti gli edifici». Per tutto il pomeriggio sono proseguiti controlli e sopralluoghi anche negli asili, scuole comunali e casa protetta per gli anziani di Sant’Ilario d'Enza, dove il personale dell’ufficio tecnico si è recato sul posto monitorando la situazione, che non ha presentato alcuna anomalia.

«Siamo costantemente monitorando la situazione che, fortunatamente, non ha registrato danni o segnalazioni particolari. Il tremore della terra è stato sentito da tanti, ma ad ora, fortunatamente, non abbiamo ricevuto segnalazioni», così anche il sindaco di San Polo, Franco Palù.

A crescere invece è stato sopratutto l’allarme tra i cittadini, che per tutta la giornata hanno scritto sui social come hanno vissuto i momenti di paura. Tantissime le persone, in tutta la provincia reggiana, che hanno avvertito le scosse: «Da due giorni tremano i lampadari»; «Tremano perfino i vetri»; «Sentito in tutta Montecavolo, si sono mossi anche le vetrine», e tanti altri commenti preoccupati.  

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