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Camionista ucciso a Prato: Harpal Singh era una figura di spicco del tempio Sikh di Novellara

Jacopo Della Porta
Camionista ucciso a Prato:  Harpal Singh era una figura di spicco del tempio Sikh di Novellara

Aveva cofondato e presieduto per anni il Gurdwara Singh Sabha

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Novellara La comunità indiana di religione sikh è sconvolta. Harpal Singh, il connazionale ucciso ieri a Prato (di cui si parla nell’articolo sopra), era una colonna del tempio di Novellara.

Il 59enne era tra i fondatori del luogo di culto, uno dei più importanti d’Europa, inaugurato nel 2000 dall’allora presidente della Commissione europea Romano Prodi. Poi ne era stato presidente per sette anni ed attualmente ricopriva la carica di consigliere.

Residente a Gonzaga di Mantova, frequentava abitualmente il Gurdwara Singh Sabha insieme ai suoi tre figli maschi ed era una figura nota anche nella restante parte della comunità novellarese.

I sikh, come noto, sono integrati nella realtà locale e partecipano attivamente anche al volontariato, ad esempio nella Croce Rossa e nella Protezione Civile.

Harpal Singh aveva la partita Iva e lavorava in proprio come autotrasportatore.

«Sono stata informata in mattinata – ha detto ieri la sindaca di Novellara Elena Carletti – Ho espresso il mio cordoglio e preoccupazione per questa tragica vicenda. Da quando mi hanno riferito sarebbero esclusi legami con i fatti di cronaca che hanno coinvolto la comunità negli ultimi mesi, ma resta un fatto tutto da chiarire. La vittima era una persona conosciuta in paese, sebbene personalmente non vi avessi collaborato, perché era presidente prima del mio insediamento da sindaca».

Ieri tantissime persone si sono recate da Novellara e altri comuni della Bassa a Gonzaga a casa della vittima. Tra loro anche Iqbal Singh, vicepresidente dell’Unione Sikh Italia (Usi) – che gestisce il tempio Gurdwara Singh Sabha di via Bandini a Novellara – contro la cui abitazione a settembre furono lanciate tre molotov.

L’uomo era anche tra i fondatori della Sikhi Sewa Society, organizzazione non profit nata e registrata nel 2011 a Novellara «con l’intento e la volontà di costruire un ponte tra i valori della cultura Sikh, di quella italiana e di tutte le altre presenti in Europa».

I connazionali lo piangono come una persona generosa, attiva nel volontariato e molto rispettata e si augurano che le indagini portino rapidamente a individuare i responsabili e fare giustizia.

Ad ucciderlo, secondo quanto emerso ieri sera, sono stati due pakistani che collaboravano con lui e che sono stati fermati mentre tentavano di scappare con 10mila euro rapinati alla vittima.

Questo lascia intendere che le ragioni politiche e la faida dei mesi scorsi avviata da alcune frange estremiste non c’entrerebbero nulla con il delitto.