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Elezioni a Reggio Emilia, Tarquini rompe gli indugi e lancia la candidatura a sindaco

Evaristo Sparvieri
Elezioni a Reggio Emilia, Tarquini rompe gli indugi e lancia la candidatura a sindaco

L’avvocato forza la mano e brucia sul tempo le scelte del centrodestra nazionale

13 febbraio 2024
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Reggio Emilia «Rendo nota, e così confermo, la mia intenzione di presentarmi come candidato Sindaco alle elezioni comunali in programma per le giornate dell’8 e 9 giugno prossimo». Sono le 23.54 di lunedì 13 febbraio quando l’avvocato Giovanni Tarquini rompe gli indugi e annuncia la sua candidatura a sindaco per le amministrative di giugno, nelle quali sfiderà il medico Marco Massari, candidato del centrosinistra.

Il perimetro delle alleanze dell’avvocato reggiano è quello del centrodestra, ma di fronte allo stop nazionale di Fratelli d’Italia sul suo nome la coalizione sembra ancora da definire. A livello provinciale, i coordinamenti di Lega, FI e FdI avevano votato a sostegno dell’avvocato, a capo di una lista civica che ha avuto nei giorni scorsi anche il sostegno di Alleanza Civica. Poi lo stop da Roma, che però non ha affatto frenato la decisione di Tarquini, pronto a mettersi in gioco.

«Tale prospettiva di impegno e di contributo al governo della città di Reggio Emilia muove da un istintivo spirito di servizio, ma è anche frutto di attente e ponderate riflessioni - spiega l’avvocato -. Si tratta di una iniziativa di natura civica, dunque politicamente neutrale, che ha trovato il prezioso sostegno dei più svariati ambienti cittadini da cui promanano numerose forze positive e importanti risorse umane; forze e risorse che puntano al medesimo obiettivo di un importante, necessario e indifferibile rinnovamento. Analogo, quindi prezioso, sostegno alla mia candidatura viene dai responsabili locali dell’area politica di centro-destra, in particolare da Forza Italia e dalla Lega, pur attualmente ancora in attesa di un responso ufficiale dei vertici dei rispettivi partiti, e dal gruppo consolidato di Alleanza Civica, i cui rappresentanti hanno fin da subito mostrato un fattivo e generoso interesse per il progetto, contribuendo alla sua nascita e ora alla sua elaborazione e costruzione. Ciò sintetizza una forte affinità di pensiero sui temi che devono essere affrontati senza ulteriore indugio e che riguardano soprattutto le note problematiche che affliggono la città, vale a dire la carenza di sicurezza dei residenti nell’intero territorio urbano, la desertificazione del centro storico, la precaria situazione della viabilità e del traffico cittadino; temi che, così come tanti altri, necessitano di un deciso intervento migliorativo con un approccio innovativo in termini di persone e risorse, ma anche di massimo rispetto verso tutto ciò che di buono è già stato fatto».

Il rischio di una spaccatura in casa centrodestra si concretizza ulteriormente. Proprio lunedì c’è stato un vertice regionale dei tre partiti di centrodestra dal quale non è emersa alcuna convergenza. Forza Italia, partito di Giuseppe Pagliani (grande sponsor di Tarquini, di cui è amico e compagno di studio professionale) ha rinnovato la sua preferenza per l’avvocato reggiano, così come la Lega. Freddezza ancora da Fratelli d’Italia, che a questo punto - in assenza di un altro civico - potrebbe convergere sul nome del coordinatore provinciale Alessandro Aragona, che pure aveva dato il via libera a Tarquini.

Ed è in questo scenario che l’avvocato reggiano lancia ora un appello e chiede aperture verso il nome, magari sperando in una convergenza graduale: «Il progetto e le prospettive come sopra sommariamente delineate inducono, altresì, a una forte e auspicabile apertura verso ogni altra realtà associativa che incarni i valori e principi irrinunciabili di ispirazione liberale, cattolica e moderata, e che sia pronta a mettersi in gioco per il bene della collettività e nell’interesse delle prossime generazioni. A breve verrà organizzato, unitamente a tutti gli amici sostenitori, un evento di presentazione del progetto che potrà offrire più nel dettaglio le indicazioni sulla composizione delle liste e sulla elaborazione del programma amministrativo».