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Final Eight

Unahotels, la Coppa Italia è la tua occasione per stupirci

Linda Pigozzi
Unahotels, la Coppa Italia è la tua occasione per stupirci

In attesa del poderoso rinforzo Tarik Black scatta il torneo di Lega. Giovedì il team del coach Priftis al debutto contro la Virtus Bologna

13 febbraio 2024
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Reggio Emilia Unahotels, sorprendici. E sorprendi te stessa mettendo da parte tutta l’amarezza della recentissima batosta rimediata a Brescia, e prova a dir la tua alla Final Eight.

Alla Coppa Italia, al via domani a Torino, ti presenti in un momento delicatissimo e ancora priva di uno straniero. Il neo-acquisto Tarik Black, solido centrone d’area, per ovvie questioni burocratiche sbarcherà in Italia soltanto al termine del torneo di Lega, così che le “cartucce” tecniche di cui dispone il coach Dimitris Priftis non sono tantissime. Non così tante quanto le tue rivali. Una su tutti: la prima.

Il primo ostacolo da superare per sollevare la Coppa Italia sotto la volta del pala Olimpico è rappresentato dalla Virtus Bologna, forte e ambiziosa, che, non bastasse, con te ha davvero il dente avvelenato. Il 7 gennaio scorso al Bigi, le Vu nere si schiantarono contro una delle tue migliori versioni e quel derby sempre così piccante con un’ubriacatura collettiva dei tuoi tifosi.

Andata sopra con grinta e coraggio, bloccasti poi la remuntada virtussina e nel finale alzasti la voce e la vincesti. La gara si concluse col punteggio di 72 a 66 e la certezza che nulla, per te, fosse impossibile.

Disgraziatamente lontano dal fortino di via Guasco quella consapevolezza è sistematicamente crollata e la fresca bastonata presa al pala Leonessa di Brescia, ne è l’ennesima conferma.

Inconsistenza difensiva e confusione in attacco: il copione che reciti in trasferta è sempre quello ormai da troppe gare. Le colpe? Dei tuoi giocatori, certo, che si spengono lontano da casa, ma anche di uno staff che non riesce a darti la giusta serenità lontano da casa.

La Final Eight è l’occasione ideale per togliersi la scimmia dalla spalla. Davanti a tanto pubblico, su un palcoscenico importante, devi affrontare quest’avventura con la sfrontatezza che mai hai trovato in trasferta nel corso della stagione. E che è bene iniziare a tirar fuori, al di là del fatto che il tuo assetto con l’arrivo di Tarik Black è destinato a cambiare sensibilmente.

Lo spirito vincente che ti ha consentito di ammazzare più d’una big in casa non è logicamente replicabile, ma nulla è impossibile, soprattutto in un contesto unico come quello delle finali a otto torinesi.

Quello spirito, la Virtus l’ha dolorosamente subito e non può non ricordarsene. Anzi... farà di quella sconfitta la motivazione più importante per cercar vendetta.

Il migliore, in quell’occasione, fu Kevin Hervey ormai l ontano dalla Città del Tricolore. E mentre impazzerà la Final Eight, si completeranno le pratiche burocratiche per far arrivare Black qui.

A Torino si andrà però senza il poderoso rinforzo e la mancanza di uno straniero di livello di sicuro peserà, ma non deve rappresentare un alibi per non provarci neppure.

Giovedì due pullman e parecchie macchine piene di tifosi imboccheranno l’autostrada alla volta di Torino. Sola, non sarai. Come, se ci pensi, non sei mai stata.

Ora la palla ce l’hai tu. Sorprendici. Ce lo devi, anche lontano da via Guasco.