Gazzetta di Reggio

Reggio

L’intervento

Potere al Popolo: «Iren-Mekorot: il boicottaggio funziona»

Potere al Popolo: «Iren-Mekorot: il boicottaggio funziona»

Il coordinamento provinciale interviene sulla fine degli accordi

20 febbraio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia. Continua a occupare la scena la notizia della fine degli accordi tra Iren e Mekorot. Sulla vicenda interviene anche il coordinamento provinciale di Potere al Popolo. 

«La notizia sulla fine degli accordi tra Iren e Mekorot è un’importante notizia sotto molti aspetti – commenta il coordinamento provinciale di Potere al Popolo Reggio Emilia -. Seppur commentata come una normale “scadenza di contratto”, è evidente che è il risultato, in un quadro molto più ampio in termini di tempo e di territorio, delle pluriennali campagne di boicottaggio contro le aziende che investono nei Territori Occupati da Israele. Oggi, dopo oltre 4 mesi di devastazione sui territori palestinesi, molte aziende cominciano a capitolare sotto la pressione di chi protesta per il loro coinvolgimento con l'occupazione Israeliana. Tra i casi da annoverare l'importante defezione di Puma che non sarà più sponsor della nazionale israeliana e di Zara, che ha ritirato l'orrendo spot che "normalizzava" i morti di Gaza. Anche Iren non è stata immune a questa pressione, e a un certo punto ha preferito, seppur senza nessuna dichiarazione, prendere le distanze e interrompere ogni relazione con un'azienda che viene letteralmente usata dal governo israeliano come strumento di oppressione. Questa è una prima vittoria, su cui dovremo continuare a vigilare, di una battaglia plurale portata avanti da molte realtà, politiche, sociali e di movimento di Reggio Emilia e di molti altri territori in cui è presente Iren, come Parma, Torino e Genova, che hanno portato avanti con convinzione e determinazione la richiesta della fine dell'accordo, attraverso mobilitazioni e appelli fatti sia all'azienda che ai sindaci, e che non può dunque essere spacciata come il risultato di una contrattazione all’interno delle alleanze della maggioranza. Pur constatando inoltre la rilevanza e la positività della notizia come un primo risultato del movimento di boicottaggio contro Israele, vogliamo essere chiarǝ  sul fatto che continueremo a portare avanti un controllo popolare su Iren, in attesa non solo della conferma dei suoi vertici, ma anche che la scadenza del contratto non comporti giochi strani come un suo rinnovo in futuro, magari dopo le elezioni. Perché non possiamo non ricordare anche che il sindaco uscente, Luca Vecchi, che ha annunciato questa notizia è lo stesso che fino a ieri ha sempre difeso il punto di vista di Iren, fino a dire che non vedeva conflitto di interesse tra il codice etico di Iren in materia di diritti umani e la collaborazione della stessa multiutility con un'azienda che, rispondendo direttamente al ministero dell'Energia Israeliano, saccheggia le falde acquifere dei territori occupati e asseta la popolazione palestinese. Non vediamo cambiamenti di approccio all'orizzonte: nel suo annunciare la fine degli accordi, il sindaco non dice se ha fatto pressioni su Iren per una revoca anticipata, né ci fornisce alcun elemento che ci lasci intendere se sia stata una volontà politica a lavorare verso quell'obiettivo. La fine degli accordi tra Iren e Mekorot non è però la fine del movimento di boicottaggio contro Israele a Reggio Emilia, proprio perché abbiamo dimostrato che è un’arma che funziona, seguiteremo a utilizzarla contro tutte le aziende che continuano a fare affari con Israele».