Gazzetta di Reggio

Reggio

Nel Parmense

Terremoto, scossa di 3.8 in Appennino

Terremoto, scossa di 3.8 in Appennino

Epicentro in provincia di Parma. Sentita distintamente in Val d’Enza reggiana

2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Un terremoto di magnitudo 3.8 è avvenuto nella zona a cinque chilometri da Calestano (Parma), martedì 20 febbraio alle 14.46 a una profondità di 21 chilometri. E’ stato percepito nettamente nella zona della Val d’Enza reggiana.

 

Da qualche settimana anche sul territorio reggiano si verificano e vengono avvertite alcune scosse. Quelle dei giorni scorsi, sentite soprattutto tra Canossa, Bibbiano, Montecchio, ma anche verso l’Appennino, sono state oltre un centinaio. Naturalmente, tutte le istituzioni, a partire dalla Protezione civile, sono state allertate e hanno preso le prime decisioni per la sicurezza di tutti. La circolazione ferroviaria era stata sospesa, in via precauzionale, sulla linea pontremolese Parma-La Spezia nel tratto tra Fornovo e Borgo Val di Taro dov’era entrato un funzione un servizio sostitutivo di bus di Trenitalia: i tecnici delle ferrovie, intanto, hanno svolto tutte le verifiche tecniche previste per l’occasione. Il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni aveva spiegato per primo: «Quello tra Parma, Reggio e Modena è uno dei duecento sciami che mediamente interessano l’Italia ogni anno. Il meccanismo che genera il fenomeno è quello del sisma compressivo: la Pianura padana e il Mare Adriatico scendono lentamente in subduzione sotto la catena appenninica. Questo meccanismo è lo stesso che originò i terremoti forti del 2012 in Emilia, speriamo non evolva. Mediamente non lo fa per l’oltre 95% degli sciami».