Addio a Franco Bonini di Toschi Arredamenti, amava il design e Reggio Emilia
Aveva 77 anni, sabato 24 febbraio l’ultimo saluto
Reggio Emilia Appassionato di design, attento alle avanguardie, alle innovazioni e alla bellezza in fatto di arredamento. Il nome di Franco Bonini è indissolubilmente legato al suo negozio: “Toschi Arredamenti”. «Il suo terzo figlio...» come amava ammettere quando le figlie Cristina e Francesca amorevolmente gli contestavano, invece, come – per dedizione e amore – quelle vetrine, quei saloni e tutte le meraviglie dell’arredamento che contengono forse, in ordine di importanza, fossero per lui al primo posto.
Bonini è morto giovedì 22 febbraio a 77 anni, dopo un paio di settimane di ricovero in ospedale, al Santa Maria Nuova. Una notizia che ferisce nel cuore del centro storico dove ha sempre abitato, dove si trova il suo negozio – in via Emilia Santo Stefano – e luogo a cui è sempre stato legatissimo.
Ma l’eco della sua perdita è riecheggiata in tutta Italia e anche oltre, nella rete di contatti e collaborazioni tra i massimi nomi del settore. Dove è sempre stato un punto di riferimento: era membro dell’Adi (associazione del design italiano). Tanti i messaggi e le telefonate di vicinanza e cordoglio arrivate in queste ore all’indirizzo delle figlie e della moglie Luciana.
“Toschi Arredamenti” è una delle botteghe storiche della città di Reggio Emilia. Venne fondata nel lontano 1946: lo stesso anno in cui Franco Bonini è nato. Ad aprirla fu il nonno Marino, padre di sua madre. E dopo di lui, fu proprio la madre a portare avanti l’attività.
Franco Bonini ne ha incarnato la terza generazione con uno sguardo puntuale e competente. Negli anni Sessanta e Settanta ha portato nel cuore della nostra città le avanguardie dei prodotti di design, scommettendo – a ragione – su nomi che all’epoca erano meno conosciuti. Come quel Denis Santachiara, designer reggiano suo amico, che iniziò a muovere i primi passi proprio dentro “Toschi Arredamenti”, dove Bonini ospitava i suoi prototipi. Arredatore e progettista, amava fare ricerca.
La camera ardente nella Casa Funeraria della Croce Verde è aperta dalle 8 alle 19. Il funerale si terrà sabato 24 febbraio alle 10.30 nella chiesa di Sant’Agostino, quindi la cremazione al cimitero di Coviolo.
Oltre alla moglie e alle figlie lascia gli amati nipoti Pesca e Achille, il genero Alberto, la sorella Franca. El.Pe.
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