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Correggio: trappole dei bracconieri scoperte nell’oasi di Budrio

Correggio: trappole dei bracconieri scoperte nell’oasi di Budrio

L’assessore Viglione: «Faremo più controlli e applicheremo restrizioni»

22 febbraio 2024
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Correggio Trappole abusive per la fauna selvatica e postazioni da pesca non regolamentate, collocate tra l’altro nelle aree interdette al pubblico, sono state scoperte alcuni giorni fa dalle Ggev (Guardie giurate ecologiche volontarie) durante alcuni controlli nell’area dell’oasi di Budrio. L’oasi deriva della coltivazione di un’ex cava d’argilla a cielo aperto di cui oggi resta traccia nell’invaso che costeggia via Imbreto.

Il bacino d’acqua, la ricca vegetazione spontanea che si è sviluppata all’interno dell’invaso di cava e gli interventi di riforestazione naturalistica operati, sono divenuti luogo di rifugio per numerose specie animali. Ma il luogo ha anche un importante interesse dal punto di vista della flora.

Sulla varietà della fauna volevano fare affidamento i bracconieri che hanno installato le trappole abusive, senza fare i conti con le Ggev associazione volontaria impegnata per la tutela dell’ambiente. Durante le ultime verifiche c’era anche l’assessore all’Ambiente Giovanni Viglione, che ha potuto assistere al rinvenimento delle trappole: «Verranno effettuati controlli con più frequenza e valutate modalità di restrizione per arginare il fenomeno».

L’oasi è Area di riequilibrio ecologico (Are) dal 2011 e che sarà oggetto di interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria grazie ai contributi della Regione Emilia Romagna per interventi di risanamento, recupero, valorizzazione e rinaturalizzazione ambientale e paesaggistica delle zone già interessate da attività estrattive.

Di qui la determinazione dell’amministrazione locale a contrastare il fenomeno del bracconaggio e della pesca di frodo.

Il Comune ha voluto ringraziare le Ggev «per il prezioso e costante lavoro sul territorio, tra cui anche progetti di educazione ambientale nelle scuole, controllo degli abbattimenti degli alberi non autorizzati e dell'abbandono dei rifiuti». 

M.F.

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