Gazzetta di Reggio

Sant’Ilario Bersagliato dai bulli. Deriso e preso in giro. Un incubo quotidiano che ha reso la vita di un ragazzino di 13 anni un inferno. Ora, in quattro sono stati denunciati: sono tutti minorenni.

Secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, la vittima da diversi mesi era nel mirino di quattro suoi compagni di scuola. I quali non perdevano occasione per offenderlo, tirargli i capelli, prenderlo a pugni. Fino al fatto più grave: lo hanno fatto appositamente cadere dalla bicicletta per poi infierire su di lui ancora  e ancora, prendendolo a pugni e procurandogli un taglio profondo alla gamba dopo avergli lanciato contro un pezzo di ferro. La prognosi per lui è stata di 15 giorni.

A quel punto, i genitori hanno chiesto aiuto ai carabinieri  di Sant’Ilario d’Enza. L’esito delle indagini è stato la denuncia dei quattro adolescenti, alla procura dei minori di Bologna.

Ciò che ha vissuto il 13enne è stata una escalation di violenze. Da principio, il quartetto si “limitava” ad offenderlo, insultarlo e molestarlo. Accadeva a scuola o in ogni altro luogo che il ragazzo frequentava. Poi, dall’estate scorsa, le cose sono peggiorate. Hanno iniziato anche con le  violenze fisiche. Lo hanno picchiato in almeno sei occasioni. La prima a luglio 2023 in un parco pubblico della Val d’Enza dove il giovane è stato colpito con un pungo. Poi, ad agosto al campo sportivo: lo hanno spinto, fatto cadere a terra e insultato. A ottobre all’uscita da scuola è stato  offeso e preso per i capelli, mentre il giorno successivo alla fermata dell’autobus lo hanno preso per il collo.

L’ultimo episodio, l’aggressione quando era in bicicletta, risale a gennaio. E ha spinto i genitori a chiedere aiuto ai carabinieri.  Il ragazzo era in sella alla bicicletta e si stava recando in un centro studi quando li ha incontrati. Prima lo hanno fatto cadere, poi lo hanno preso a pugni quindi gli hanno lanciato contro un pezzo di ferro tanto da procurargli un profondo taglio sulla gamba destra. E’ stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso.

I genitori, che già in precedenza avevano cercato di chiedere spiegazioni ai ragazzi sul loro atteggiamento venendo a loro volta offesi, si rivolgevano ai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza denunciando i fatti.