Gazzetta di Reggio

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Rubano ma sono già libere: «Troppo giovani per l’arresto»

Daniele Montanari
Rubano ma sono già libere: «Troppo giovani per l’arresto»

“Graziate” dal giudice una 19enne e una 23enne sorprese in azione al supermercato

25 febbraio 2024
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Reggio Emilia Due giovani, sorprese mentre rubano al supermercato, vengono arrestate. Ma il giudice – con una decisione piuttosto rara in tribunale a Modena – non convalida la misura, ritenendola eccessiva alla luce della giovanissima età delle ragazze, e le rimette in libertà.

La vicenda inizia venerdì pomeriggio al supermercato “Risparmio Casa” di via dell’Industria, nella periferia di Carpi. Ad aggirarsi tra gli scaffali ci sono anche due ragazze di 19 e 23 anni, italiane e residenti nel Reggiano, che credendo di non essere viste nascondono deodoranti e altri articoli per l’igiene sotto un giaccone tentando di uscire senza pagare. Il servizio di vigilanza invece le nota subito e le blocca, con merce per un ammontare di 139 euro.

Viene chiesto l’intervento dei carabinieri di Carpi, che accertano i fatti e il tentato furto. Alla luce della flagranza, ci sono gli estremi per procedere con l’arresto.

Sabato mattina le due ragazze, assistite dall’avvocata Federica Ghesini del Foro di Reggio (in sostituzione di Enrico Della Capanna), sono comparse davanti al giudice Danilo De Padua per la direttissima. Sono arrivate in tribunale in lacrime, e hanno subito chiesto scusa per quello che avevano fatto, dicendo di aver agito senza un reale motivo. È emerso peraltro che una delle due ha un bimbo piccolo, e che lavora come operaia per mantenersi. Il fronte dell’accusa però ha evidenziato a carico di una di loro anche un precedente furto avvenuto nel 2017.

Da qui le due richieste opposte: per il pm le due meritavano di essere sottoposte alla misura cautelare dell’obbligo di firma, per l’avvocato andavano liberate subito, vista anche la disponibilità a offrire un risarcimento.

Ed è ciò che alla fine ha deciso il giudice, rimettendole in libertà in attesa del processo. Di più, ha deciso anche di non convalidare l’arresto, cosa che accade ben di rado. L’ha ritenuta in sostanza una misura troppo severa nei confronti di due ragazze così giovani che si potevano considerare incensurate, alla luce del precedente di sei anni e mezzo fa. A suo giudizio dunque bisognava procedere solo con una denuncia per furto, evitando loro il “trauma” dell’arresto.