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Accordo Pd e M5s per le elezioni. La consigliera comunale grillina Soragni lascia

Accordo Pd e M5s per le elezioni. La consigliera comunale grillina Soragni lascia

Reggio Emlia. Le ragioni: «Non condivido la scelta del gruppo territoriale: ho firmato alcuni esposti contro questa amministrazione»

26 febbraio 2024
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Reggio Emilia C’è l’accordo per correre insieme alle elezioni amministrative tra Pd e M5s. E il primo effetto è l’uscita della consigliera comunale Paola Soragni dal gruppo territoriale dei pentastella.

Lo annuncia lei stessa con una nota in cui confessa come ci sia «molta amarezza» nella decisione dovuta all’«annunciato buon esito della trattativa per la coalizione del Movimento con il Pd per le prossime amministrative».

«La sottoscritta, consigliere comunale da ormai dieci anni,  non condivide le scelte effettuate dai coordinatori regionali e provinciali di coalizione con l'attuale partito di maggioranza.  I principi di legalità e trasparenza, di rispetto dell'ambiente, di rispetto della dignità del lavoro, della cura della città, sia in centro storico che nella Provincia, di difesa della salute e la sicurezza dei cittadini, sono tutti i temi cari alla sottoscritta, ma che non hanno trovato risposte nella maggioranza – scrive - che al centro storico preferisce i centri commerciali, che al cittadino e alla qualità della vita preferisce le antenne e le grandi opere agli attraversamenti pedonali protetti (via Papa Giovanni), che alla salute dei cittadini preferisce il Forsu senza centralina fissa per controllo della qualità dell'aria, che al pronto soccorso del Santa Maria preferisce far pagare il biglietto per la sosta mentre il giudice di Reggio Emilia dice che ciò è illegittimo in caso di necessità, e sovraccarica il pronto soccorso  di Reggio Emilia chiudendone in Provincia, e per risolvere il problema, chiude pure l'accesso da parte di tanti cittadini e apre il CAU».

«La sottoscritta ha firmato alcuni esposti per certe condotte dell'amministrazione, come la procedura negoziata del parcheggio della Mediopadana senza l'invito ad almeno 5 società come previsto dall'art. 63 IV comma codice degli appalti, avvenuta invece con assegnazione diretta alla RTI, cordata tra Coopselios e GPS Global Parking Solutions che fa capo a Lodetti Alliata.  Così come l'esposto per la nomina dei dirigenti ritenuta in violazione dei dettati normativi al riguardo – va avanti -. Il Pd dice di voler "cambiare registro" e nomina come proprio candidato sindaco il dottor Massari, ritenuto "un civico", credendo così di dimostrare di voler dare discontinuità. Un  Massari tanto bravo come medico che spiacerebbe perderlo al Santa Maria, ma che ha affermato avere come suo esempio di democrazia un Navalyn, nazista, (mica Berliguer...). Forse più che cambio di passo, il Pd reggiano ha perso la bussola dei valori di sinistra».