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Carpineti piange Benito Guglielmi un vulcano di impegno e iniziative

Carpineti piange Benito Guglielmi un vulcano di impegno e iniziative

L’83enne si è speso con generosità per la politica, lo sport e le feste

27 febbraio 2024
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Carpineti Un vortice di impegno, passione e generosità. È una perdita che colpisce un’intera comunità, quella di Benito Gugliemi, scomparso lunedì a 83 anni alla casa protetta di Poiago. Originario di Salvarano, si era trasferito a Carpineti nella seconda metà degli anni ‘60, dopo il matrimonio con la moglie Lina, originaria di Zermagnano di Pantano.

Benito è stato un protagonista della vita pubblica e sociale, sempre pronto a darsi da fare per lo sport, per la politica, per le sagre del paese. A lungo dirigente sportivo nel calcio e nello sci di fondo, colonna delle Feste dell’Unità come di quelle del boscaiolo e della casa protetta, storico volontario Avis premiato come Cavaliere della Repubblica per il numero di donazioni, è stato anche il presidente del centro sociale di Carpineti attivo dal 2004 al 2013.

Guglielmi lascia la figlia Monica, la moglie Lina, il genero Antonello e gli amati nipoti Cristian e Diego.

Il funerale si terrà oggi pomeriggio in forma civile. Il corteo si formerà alle 14.30 nel sagrato della chiesa di Pantano e da lì si proseguirà a piedi per il vicino cimitero locale, per un breve saluto accompagnato dalle bandiere rosse del Pci carpinetano a cui Benito è sempre stato legatissimo. La camera ardente è allestita sino alla tarda mattinata odierna alla casa protetta di Poiago, dove Guglielmi era stato trasferito dalla casa di Zermagnano quando le sue condizioni di salute erano peggiorate.

Per la sua famiglia e per Carpineti è un momento di dolore, l’addio a una persona che per decenni è sempre stata attiva e a disposizione degli altri, in tantissimi modi.

Benito era nato nel 1941 a Salvarano di Quattro Castella, ed era passato attraverso un’infanzia difficile, orfano di madre e con il padre sempre impegnato al lavoro per mantenere lui e il fratello Luciano, altra figura nota, a lungo presidente del centro sociale Ancescao di Puianello. Appassionato di sport, fisico massiccio e imponente, da giovane aveva praticato la boxe e il culturismo, ed era tra i più noti lottatori del palio castellese al Corteo matildico. Ha sempre lavorato per la ditta Denti di Coviolo, specializzata in linee elettriche. Dall’arrivo a Carpineti si è subito messo a disposizione nella sezione locale del Pci ed è stato tra i primi collaboratori del presidente Ireneo Torcianti sia nella società calcistica Ac Castello, sia in quella di sci di fondo. Grazie a lui tantissimi giovani carpinetani hanno potuto praticare sport. Anche dopo aver rallentato su questo fronte, continuava a seguire lo sport e in particolare l’adorato nipote Cristian Brigandi, portiere di buon livello. Una volta andato in pensione, aveva dato disponibilità a diventare il presidente e il principale riferimento del centro sociale di via Crispi, prima di rinunciare per l’avanzare dell’età e degli acciacchi.

Sempre in movimento, vigoroso, con la battura pronta, mancherà a tanti.l

Adr.Ar.

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