Gazzetta di Reggio

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La nuova presidente della Sardegna

«Alessandra Todde determinante nel caso Goldoni»

Serena Arbizzi
«Alessandra Todde determinante nel caso Goldoni»

Il sindaco di Rio Saliceto ricorda la governatrice alle prese con la vertenza quando era sottosegretaria al Ministero

28 febbraio 2024
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Reggio Emilia Alessandra Todde è un nome noto anche a Reggio Emilia, oltre che a livello nazionale e sulla cresta dell’onda, in questi giorni, per aver conquistato lo scettro di nuova governatrice della Sardegna.

Chi ha vissuto i difficili tempi della vertenza Goldoni ricorda Todde per il suo incarico di sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico del governo Conte II. È stato un periodo di passione quello che ha riportato alla conquista della Goldoni, con i dipendenti che si sono riuniti in presidio permanente davanti allo stabilimento fino a quando la storica impresa produttrice di macchina agricole non è stata acquistata dalla belga Keestrack, che l’ha rilevata dalle mani cinesi.

«La prima cosa che mi è venuta in mente alla notizia dell’elezione di Alessandra Todde alla guida della Sardegna è la vertenza Goldoni – rivela il sindaco di Rio Saliceto, comune dove sorge la ditta, al confine con Carpi –. E ho subito pensato che merita in pieno questa vittoria: qui sul territorio abbiamo avuto modo di apprezzarla alle prese con la difficile vicenda Goldoni. Al Mise è stata eccezionale, ha condotto il rapporto con la proprietà cinese con competenza rimarcando che qui le nostre regole vanno rispettate. Le mandai una mail a nome della nostra comunità e dei lavoratori per la grande determinazione con cui, insieme all’assessore regionale Vincenzo Colla, ha preso in mano la situazione. La sua forza sarà sicuramente di beneficio per l’ente pubblico».

Anche Karin Silvi, attivista di Coalizione Civica, interviene sulle elezioni sarde: «C’è poco da stare allegri, alla politica serve umiltà. Se vediamo i dati tutti i partiti perdono voti e salgono le civiche- La prima donna a ottenere un simile incarico in Sardegna, di sinistra, ha schiaffeggiato la prima donna, di destra, Giorgia Meloni. Quella Giorgia che a quattro giorni dal voto ha tenuto un comizio nelle terre sarde sbeffeggiando la candidata con siparietti e ha detto ai cittadini “sapete cosa fare”. Ringraziamo quindi la presidente, perché i cittadini effettivamente sapevano cosa fare e l’hanno dimostrato. È da sottolineare questa eco nazionale di cui il Pd e il M5S non dovrebbero prendersi meriti ma ringraziare e prendere appunti. Perché il numero dei voti non è una vittoria per il Pd e il M5s».