Gazzetta di Reggio

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Il progetto

Con il nuovo Biciplan Reggio Emilia sempre più leader nella mobilità sostenibile

Nicolò Valli
Con il nuovo Biciplan Reggio Emilia sempre più leader nella mobilità sostenibile

Presentato dal Comune il piano delle piste ciclabili in città Più chilometri e nuovi percorsi a disposizione dei cittadini

29 febbraio 2024
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Reggio Emilia Sedici anni dopo il Biciplan del 2008, Reggio si rinnova per restare al passo coi tempi e continuare a rivestire il ruolo di “Velopoli”, città leader per l’utilizzo di biciclette e piste ciclabili.

Ieri mattina, in Comune, è stato presentato il Biciplan del 2024, il progetto voluto dall’amministrazione uscente che prevede una serie di investimenti per le piste ciclabili nella città del Tricolore. Un documento, il Biciplan, peraltro già inserito nel Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).

Gli obiettivi sono sostanzialmente tre: sistemare, anche attraverso la manutenzione (per la quale viene speso complessivamente circa un milione all’anno) le piste già esistenti; realizzare nuove ciclabili e regolamentare la rete stradale di base. Il Biciplan si divide in tre grandi macroaree ma ha un unico comune denominatore: garantire a tutti i reggiani percorsi sicuri, comodi e accessibili,

Si parte dalle dodici Ciclovie Urbane già presenti per 100 chilometri e che saranno potenziate: Bagno per la zona Est, Gaida per quella Ovest; e ancora, Villaggio Stranieri, Fogliano e Buco del Signore, Canali, Rivalta, Ghiarda, San Rigo e Coviolo; Codemondo; Roncocesi e Cavazzoli; Sesso, Villaggio Crostolo e Tondo; Mancasale e San Prospero; Bagnolo e Mancasale; Massenzatico e Gavassa, senza dimenticare il Ring, che segue la circonvallazione delle mura. Ognuna di queste prevede come meta il centro storico.

Ecco poi le 9 Superciclabili, percorsi esclusivi e lontani dalle strade che si estendono per una superficie complessiva di 83 chilometri: Mancasale-Puianello; Codemondo-Porta Santa Croce; Gaida-Porta Santa Croce; Villa Sesso- Porta Santa Croce; Le Rotte-Porta Santa Croce; Bagno-Piazza del Tricolore; Fogliano-Porta Santa Croce; Fogliano-Porta Santa Croce; Canali-Stazione Fs; Due Maestà- ponte di San Claudio; Esagono del centro storico.

Quindi le Greenway, circa 190 chilometri di percorsi pensati a scopo turistico e per le famiglie, tra ruscelli e ponti e soste in mezzo alla natura. Sono 10 in tutto e la loro funzione, indirettamente, è anche quella di promozione del territorio: zona del Crostolo, Modolena, Rodano-Acque Chiare-Lodola; Canalre di Secchia; GiraRE; Oasi Cà Pergolotta-Casa Fratelli Cervi; Pratofontana; Canale Tassone; Castellazzo; Corticella; Marmirolo; Canale d’Enza e Rio Coviola.

Oltre che per la Superciclabile nord-sud, sono in corso o di imminente avviamento cantieri per il potenziamento della rete ciclabile in via Emilia ovest, via Anna Frank, via Papa Giovanni XXIII, via don Giovanni Verità, via degli Azzarri a Gavassa e via Emilia est: in particolare, per quest’ultima, si fa riferimento alle ciclovie tra via Pasteur e via Cialdini, il completamento lungo via Emilia Ospizio e il sovrappasso di San Lazzaro. Le piste, i cui cantieri sono già partiti o pronti a partire, saranno anche potenziate con servizi extra a seconda delle esigenze: l’impianto di illuminazione, per esempio, servirà per le Superciclabili (in base al passaggio del ciclista) ma non per le Greenway, che per loro natura saranno percorse principalmente di giorno.

Rientrano nel progetto la messa a dimora di quasi 300 piante e l’installazione di due ciclo-officine (una all’altezza del Polo Scolastico in via Makallè). l