Gazzetta di Reggio

Reggio

Il dibattito

Critiche da tutto il centrodestra sul nuovo centro culturale islamico a Montecchio Emilia

Daniela Aliu
Critiche da tutto il centrodestra sul nuovo centro culturale islamico a Montecchio Emilia

L’attacco: «Non è una moschea ma ci sono due sale per la preghiera»

01 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA







Montecchio Centrodestra all’attacco sull’inaugurazione del nuovo centro islamico Al Huda. Il taglio del nastro è in programma per sabato 2 marzo alle 14.30, in strada Barco 5/2, con la partecipazione delle autorità locali.

La notizia riportata dalla Gazzetta non manca di suscitare commenti di disapprovazione dal mondo politico della destra. Il primo intervento è arrivato da Gianluca Vinci, deputato di Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Reggio Emilia: «A Montecchio in un ex caseificio viene inaugurato un luogo di preghiera islamico – dice Vinci –. Dopo mesi in cui si è negato (e anche ora non viene esplicitato) che sarebbe stata una moschea dove si prega, ma un centro culturale, ora ci si ritrova con addirittura due sale di preghiera separate. Il Comune di Montecchio, dopo avere rilasciato una autorizzazione parziale, partecipa all’inaugurazione. Mi chiedo se così tanta solerzia venga utilizzata anche per risolvere tutte le altre pratiche urbanistiche, edilizie e ogni altra istanza avanzata dai cittadini montecchiesi al loro Comune».

Più duro il commento di Antonio Margini del circolo Fratelli d’Italia Val d’Enza: «L’ennesima mezza verità dalla giunta Torelli, spacciando un luogo di culto per un centro culturale. Cosa non si farebbe per una manciata di voti. I montecchiesi devono attendere tempi lunghissimi per poter ottenere permessi e autorizzazioni e poter sanare piccoli abusi. L’ennesima solerzia della giunta Torelli: rilascia autorizzazioni parziali a un centro islamico dove pregano divisi. Il tutto fa rabbrividire. Ancora più assordante il silenzio di chi gridava al patriarcato fino all’altro ieri. Forse i 100-150 voti che la giunta Torelli pensa di portare a casa da questa situazione nasconde la disastrosa esperienza amministrativa di questi anni».

Marco Rondani, referente di Forza Italia, commenta: «Si inaugura un centro islamico con l’edificio non ultimato e con agibilità parziale, che però non sarà una moschea ma solo un centro culturale, con due sale di preghiera distinte. La premessa è poco promettente e assai fumosa. Ribadiamo il nostro augurio che tutto venga gestito nel migliore dei modi, soprattutto da parte del sindaco Torelli, che tanto si è battuto per avere questo edificio all’interno del nostro Comune, finendo per realizzarlo con le elezioni alle porte. Ci auguriamo che nei prossimi mesi questa poderosa difesa e questa fretta vengano utilizzate per tutelare gli interessi dei montecchiesi, magari rilasciando in tempi record certificati e documenti richiesti da cittadini e commercianti, o battendosi per far tornare l’automedica nel nostro ospedale; non smembrandolo, quindi, ma potenziandolo, come fatto con ottimi risultati dalle amministrazioni Gilioli e Colli».

Antonio Castagnetti, segretario della Lega Val d’Enza: «La Lega non presenzierà alla cerimonia inaugurale del centro culturale islamico, anche se la stessa è aperta ai cittadini. Come Lega apprezziamo il loro impegno, ma presteremo sempre particolare attenzione alle attività svolte dall’associazione, per verificare che restino nell’alveo di quelle consentite dalle norme. Saremo sempre disponibili a raccogliere eventuali reclami dai cittadini montecchiesi». l