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Il centro sociale Catomes Tôt riparte dopo 4 anni di stop

Adriano Arati
Il centro sociale Catomes Tôt riparte dopo 4 anni di stop

Cambio ai vertici del consiglio direttivo e nuova proposta gastronomica affidata alla Msv

02 marzo 2024
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Reggio Emilia Quattro anni di attesa per ritrovare il centro sociale del centro storico. Questa mattina riapre ufficialmente il Catomes Tôt di via Panciroli, uno dei più conosciuti luoghi di aggregazione della zona più antica della città, proprio a fianco del parco Cervi, ex Tocci. E non è un passaggio da poco, dopo anni segnati dalle difficoltà della pandemia e da procedimenti legali con il precedente gestore a cui il consiglio direttivo del centro sociale aveva affidato l’attività legata al locale.



A parte radi sprazzi, il Catomes Tôt non funziona regolarmente dal 2020, l’anno del Covid, e non ha potuto festeggiare pienamente il 50esimo compleanno, caduto nel 2023. Ora si riprende, con un consiglio direttivo in cui compaiono gran parte dei precedenti componenti, ma con un cambio al vertice, con Daniele Sghedoni presidente, Nicola Bigi vicepresidente e Alessandro Ferri come tesoriere. E lo si fa con una nuova proposta gastronomica affidata a Msv, la società che già da tempo manda avanti tre apprezzate realtà reggiane, Dal Mascetti in via Roma, il Groucho a fianco di piazza San Prospero e l’Arturo nella zona di San Pellegrino.

I programmi sono ancora da delineare in vista della stagione calda, il periodo in cui il Catomes Tôt risulta più attrattivo grazie alla bella zona verde affacciata direttamente sul parco, ma dopo una fase complessa, che lascia debiti per diverse migliaia di euro, si può ripartire.

Dopo l’esordio odierno, con un’iniziativa di Non Una di Meno, il primo pranzo e un dj set serale, si riprenderà dal martedì alla domenica con orario continuato. Una bella soddisfazione per il gruppo che da tempo si è impegnato attivamente per ridare energia a un luogo di ritrovo e di presidio sociale in una zona particolare come il centro storico, densa di locali ma con una coesione inevitabilmente differente rispetto ad altri quartieri. «Per noi è la concretizzazione di anni di impegno, e di procedimenti legali, con il precedente gestore. Un aspetto su cui non vogliamo tornare più di tanto ma che ci lascia sereni: le varie sentenze hanno ribadito le nostre ragioni, ora possiamo andare avanti con la nuova gestione affidata a Msv e possiamo pensare al futuro», raccontano Sghedoni e Bigi. «Il programma è ancora da definire, anche perché dobbiamo fare conto con debiti accumulati e da cui ancora dobbiamo rientrare, vogliamo progressivamente proporre sempre più iniziative, come già si faceva in passato, in vista dell’estate. Ma già da martedì saremo aperti dalla colazione in poi, per ampliare la proposta, con spazi rinnovati e arredi che danno maggiore respiro», continuano. E le porte sono aperte a tutti: «La ricerca di forze nuove, di persone che abbiano voglia di dare una mano è sempre aperta. Il nostro è un centro sociale particolare, non ha una caratteristica ben precisa come può essere per altri centri sociali reggiani, e proprio per questo ci piacerebbe lavorare con tutti, con gli esercenti e gli abitanti, e con nuovi volontari. Abbiamo avuto soci di 103 anni, come Nestore Allegri (fratello del partigiano Paride, scomparso alcuni anni fa), e abbiamo soci giovanissimi, come i figli di Daniele».