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Viaggio della Memoria

Studente mette in tasca un reperto di Birkenau: interviene la polizia

Studente mette in tasca un reperto di Birkenau: interviene la polizia

L’episodio durante il Viaggio della Memoria all’ex campo di concentramento: era convinto di non aver fatto nulla di male

02 marzo 2024
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Reggio Emilia Disavventura a lieto fine per uno studente reggiano impegnato nel Viaggio della Memoria ad Auschwitz-Birkenau che la Gazzetta di Reggio sta raccontando settimanalmente, come del resto ogni anno per tenere viva la memoria.

Un ragazzo ha raccolto un reperto metallico all’esterno del campo di sterminio di Birkenau, nella zona che dai binari conduce alla struttura. Un gesto in buona fede, per tenersi un piccolo ricordo dell’esperienza, senza rendersi conto di aver violato involontariamente un luogo di memoria.

Il giovane era convinto di non aver fatto nulla di male, tanto da tenersi in tasca il reperto anche quando è entrato nel museo di Auschwitz, dove l’accesso è regolamentato dal passaggio sotto al metal detector. Ed è stato proprio lo strumento a far emergere la presenza del reperto e ad attivare gli addetti del campo, che hanno deciso di avvisare la polizia.

Il ragazzo, accompagnato da una docente e da una referente in lingua italiana del campo, ha parlato agli agenti, ha mostrato dove aveva raccolto il pezzetto, ben all’esterno del perimetro di Birkenau, sempre a conferma della propria buona fede. Alla fine, senza che venisse avviata alcuna procedura ufficiale, lo studente è stato riaccompagnato al proprio gruppo e ha potuto continuare la visita.

Anche per le difficoltà linguistiche e la peculiarità del campo, sono state ore convulse sino alla conclusione tranquilla, senza ulteriori conseguenze per il giovane reggiano. Adr.Ar.

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