Gazzetta di Reggio

Reggio

Correggio

Spari e minacce di morte a vicini e carabinieri

Spari e minacce di morte a vicini e carabinieri

Un 53enne è finito in manette con l’accusa di violenza privata dopo una lite condominiale

03 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Correggio. A seguito di una lite condominiale, i cui motivi sono al vaglio dei carabinieri, avrebbe raggiunto l’abitazione dei vicini arrivando dapprima a minacciarli per poi esplodere al loro indirizzo e nonostante la presenza di minori, alcuni colpi di pistola, successivamente rivelatasi a salve.

All’arrivo dei carabinieri l’uomo ha continuato a minacciare i vicini venendo a sua volta portato all’esterno del condominio per evitare che gli stessi, numericamente in maggioranza, potessero a loro volta aggredirlo. Lui però si è scagliato anche contro i carabinieri che ha offeso, minacciato e cercato di colpire con calci e pugni. Solo l’utilizzo dello spray a base di Oleoresin Capsicum ha consentito ai carabinieri di Correggio di aver la meglio sull’uomo che ammanettato è stato condotto in caserma e sottratto alle intenzioni non benevoli dei vicini che scesi in strada volevano aggredirlo.

Per questi motivi con l’accusa di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale i carabinieri della stazione di Correggio hanno arrestato un 53enne del posto.

L’origine dei fatti poco prima delle 20 del primo marzo scorso quando i carabinieri di Correggio intervenivano presso un appartamento, di un condominio del paese, dove un cittadino aveva segnalato una lite con altro condomino. Giunti sul posto i carabinieri raggiungevano l’appartamento, sito al piano terzo del plesso, notando la presenza del 53enne, già noto alle forze dell’ordine, che continuava a minacciare di morte gli occupanti dell’appartamento che nel frattempo l’avevano circondato con il chiaro intento di aggredirlo.

Per evitare ulteriori gravi conseguenze, non senza difficoltà, i militari cercavano di condurre fuori l’uomo che continuava a minacciare di morte i vicini che riferivano il possesso di una pistola da parte dello stesso 53enne con la quale poco prima aveva esploso dei colpi in loro direzione. Giunti all’esterno, alla richiesta dei militari se detenesse un’arma, il 53enne andava in escandescenza minacciando e offendendo gli operanti che cercava di colpire a calci e pugni. Solo l’utilizzo dello spray in dotazione consentiva ai carabinieri di avere la meglio sull’uomo che veniva ammanettato e trovato in possesso di una pistola, poi rivelatasi “a salve” ma priva del tappo rosso, che occultava nella cintola dei pantaloni indossati e che veniva sequestrata. In tali frangenti giungevano una ventina di persone della famiglia con cui era nata la lite che intendevano impedire l’allontanamento dell’uomo con il chiaro intento di aggredirlo accusandolo di essere entrato in casa loro e di aver esploso dei colpi di pistola in direzione del proprietario della casa, che in quel momento era con la sua famiglia tra cui i figli minorenni.

Con non poche difficoltà, gli operanti riuscivano a far salire l’uomo in macchina conducendolo in caserma dove, dopo le visite mediche in conseguenze all’utilizzo dello spray, veniva arrestato. Anche durante il trasporto in carcere, il 53enne ha continuato a offendere di morte i militari. Sono servite altre pattuglie di altri comandi per la presenza all’esterno di numerosi familiari della parte contrapposta che intendevano aggredire l’arrestato.