Le rompe il mignolo e le perfora il timpano, allontanato un 34enne
L’uomo è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. Non potrà avvicinarsi più di 2.500 metri
Guastalla Le ha rotto il dito mignolo con un violento pugno durante una discussione e, durante un’altra lite, le ha perforato il timpano con uno schiaffo. Dal 2015 con tali violenza fisiche, ma anche con violenze psicologiche, costringeva la convivente in un continuo stato di terrore, minacciandola anche di morte: «Ti scanno stasera», le ha urlato durante una delle ultime aggressioni, negli ultimi tempi fattesi sempre più frequenti e motivate dalla gelosia.
Ora l’uomo, un 34enne, dovrà stare lontano da lei e dai suoi famigliari. Dopo anni di tali vessazione la donna ha trovato il coraggio di fare denuncia ai carabinieri. Le indagini hanno confermato il suo racconto e l’uomo è stato denunciato e allontanato con provvedimento del tribunale di Reggio Emilia.
Dall’inizio del 2015 la donna, in diverse occasioni e in maniera reiterata, ha subito offese, minacce e violenze da parte del compagno. Nel dicembre 2018, a seguito di una discussione, lui l’aveva colpita con un violento pugno al dito mignolo, procurandole lesioni giudicate dai sanitari guaribili in 40 giorni, mentre nell’ottobre 2022 l’aveva schiaffeggiata provocandole la perforazione del timpano.
Negli ultimi mesi, per questioni di gelosia la stava minacciando di morte anche attraverso l’invio di ripetuti messaggi e audio vocali, controllandole assiduamente i movimenti social e pretendendo che si cancellasse. Violenze scatenate solo per avere notato il “mi piace” di un uomo a una fotografia di lei su Instagram. Era stato in quell’occasione che il 34enne aveva minacciato la donna gridandole: «Ti scanno stasera». Lei, alla fine, era stata costretta a cancellarsi dal social.
Ma poi ha raccontato tutto ai militari dell’Arma di Guastalla nel corso di una sofferta deposizione e sono scattate così le indagini che hanno portato alla denuncia e all’allontanamento. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia ha, infatti, condiviso con le risultanze investigative e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio Emilia l'applicazione nei confronti dell’uomo, denunciato per maltrattamenti in famiglia, della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi al domicilio di lei e ai luoghi da lei frequentati nonché dai congiunti della vittima, mantenendo una distanza di almeno 2.500 metri, e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con l’ex convivente. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito ieri mattina, dagli stessi carabinieri della stazione di Guastalla che hanno condotto le indagini.
Secondo quanto emerso dalle indagini le violenze dal 2015 andavano avanti a cadenza mensile inizialmente a seguito di discussioni per via delle faccende domestiche poi per motivi di gelosia. L’uomo sfogava la sua aggressività urlando contro la donna e denigrandola, e, nei due episodi citati, aggredendola fisicamente. Gli accertamenti proseguiranno, essendo le indagini ancora in fase preliminare.