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Nella Bassa

Attirato con una trappola, picchiato e rapinato della citycar: la vittima ha 15 anni

Attirato con una trappola, picchiato e rapinato della citycar: la vittima ha 15 anni

Boretto: denunciato il 17enne che ha finto di essergli amico e due 20enni. Avevano un machete in auto

06 marzo 2024
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Gualtieri E’ stato attirato in una trappola da un 17enne che credeva gli fosse amico il quale, con la scusa di passare una serata insieme e di andare a  incontrare delle ragazze, lo ha fatto salire a bordo di un’auto di altri ragazzi a lui sconosciuti. Invece l’obiettivo era solo uno: rapinarlo della  sua citycar e del telefono cellulare. La vittima ha 15 anni.

E’ un episodio inquietante e gravissimo quello che arriva dalla Bassa.  Una volta fatto salire in auto, lo hanno portato in posto isolato, in modo che fosse lontano dal suo mezzo e poterlo derubare.  Qui, lo hanno picchiato dentro l’abitacolo, dove non aveva alcuna possibilità di fuggire, né di chiedere aiuto. Quindi, è stato abbandonato  in una zona di campagna.

Sono gravissime ora le accuse nei confronti di un 17enne e di due ragazzi di 20 anni, residenti nel Reggiano. Tutti devono rispondere di rapina e lesioni personali aggravate. Uno dei maggiorenni anche di porto abusivo di armi

I fatti risalgono alla notte del 3 novembre scorso. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini la vittima, che ha 15 anni,  qualche giorno prima si era accordato con un ragazzo 17enne, che aveva conosciuto da qualche mese, per vedersi a Boretto e trascorrere una serata insieme. Aveva parcheggiato la sua citycar per salire nell’auto con a bordo il 17enne e altri due suoi amici.

Sono andati verso Brescello. Avevano fatto credere al 15enne che avrebbero incontrato alcune amiche che li stavano aspettando. Giunti in un parcheggio, è scattata la trappola. Il ragazzo seduto di fianco alla vittima gli ha bloccato il collo con il braccio e lo ha preso a pugni in testa. Così ha fatto anche l’altro ragazzo. Quindi, gli hanno aperto il borsello che aveva a tracolla prendendo dal suo interno il telefono cellulare e le chiavi della citycar, mentre il conducente lo minacciava di ucciderlo con un machete che riferiva avere all’interno della sua macchina e che effettivamente la vittima aveva notato poco prima entrando nell’auto.

E’ iniziato un incubo per il 15enne, insultato, picchiato e minacciato. Lo hanno buttato fuori dall’auto in aperta campagna. Non sapendo come fuggire si è buttato dentro a un canale alto qualche metro che si trovava al margine della strada, affinché lo lasciassero stare. Prima di andare via lo hanno minacciato ancora, dicendogli che se si fosse alzato prima che avesse visto scomparire le luci della loro auto lo avrebbero ammazzato.

Faticosamente, il ragazzo appena ha potuto ha raggiunto la prima abitazione che ha trovato per chiedere aiuto. Quindi è scattato l’allarme ai soccorsi che intervenivano sul posto con una pattuglia dei carabinieri di Gattatico ed un’ambulanza, che ha accompagnato la vittima in ospedale. Sette i giorni di prognosi.

Il giorno dopo il 15enne,accompagnato dalla madre, ha formalizzato la denunciata dai carabinieri di Gualtieri, con una dettagliata descrizione degli aggressori e dell’auto su cui era salito. I militari davano avvio alle indagini, partendo dalle informazioni fornite dalla vittima, e grazie anche alle immagini del sistema di videosorveglianza presenti a Boretto nel luogo in cui i ragazzi si sono incontrati e analizzando i varchi dei Comuni della Bassa Reggiana, risalivano all’identità dei tre.  La vittima li ha poi riconosciuti in foto. Sono stati denunciati alla procura dei minori e, i maggiorenni, a quella ordinaria.