Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Quando era alla guida, la terribile sera dell’incidente, il suo tasso alcolico era superiore alla soglia consentita.

Prosegue il procedimento giudiziario a carico del 27enne denunciato per omissione di soccorso e omicidio stradale dopo aver travolto, mentre era alla guida della sua Alfa Romeo Mito, il 57enne Giovanni Rinaldini.

Ieri pomeriggio si è svolto l’interrogatorio di garanzia e l’indagato, assistito dall’avvocato di fiducia Liborio Cataliotti, ha risposto alle domande del giudice. A carico del 27enne non sono state adottate misure cautelari. Il corpo del 57enne si trova ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre l’auto che guidava il giovane è stata dissequestrata. Dagli accertamenti effettuati, il 27enne è risultato positivo all’alcol test e lo ha ammesso anche davanti al giudice.

Mercoledì 21 febbraio Rinaldini stava ritornando a casa dopo aver salutato la sorella, a Bagnolo, ma a causa dell’impatto fatale contro un’Alfa Romeo Mito, guidata dal 27enne che non si è fermato per prestargli soccorso, non è mai rientrato a casa.

Il 57enne, residente a Casalgrande, è spirato qualche ora dopo l’arrivo al Santa Maria. L’uomo stava percorrendo, in sella al suo scooter, via Beethoven, a Massenzatico quando, poco prima delle 20.30, all’altezza del civico 51, è stato travolto dall’Alfa Romeo guidata dal 27enne, anch’egli residente a Massenzatico. Lo schianto è stato devastante e le condizioni di Rinaldini sono apparse subito gravissime. Il 27enne è stato rintracciato dagli agenti due ore dopo, seguendo le tracce lasciate dal radiatore bucato dell’auto lungo l’asfalto. Inoltre, testimoni hanno riferito di avere visto un’auto bianca allontanarsi. Comprensibilmente distrutti dal dolore i fratelli di Giovanni, Luciano e Barbara, da