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8 marzo

Reggio Emilia, 130 uomini nel percorso contro i maltrattamenti alle donne

Serena Arbizzi
Reggio Emilia, 130 uomini nel percorso contro i maltrattamenti alle donne

La coop Papa Giovanni XXIII: «Ai gruppi accede anche chi l’ha commessa o si sente a rischio di attuarla»

08 marzo 2024
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 Reggio Emilia Un servizio che si pone l’obiettivo di prevenire i maltrattamenti contro le donne, lavorando sul fronte degli uomini. Si chiama Sum ed è una sigla che sta per “Servizio uomini maltrattanti”, il progetto della cooperativa Papa Giovanni XXIII che, dal suo esordio, ha inserito nel suo percorso 130 uomini. Lo scopo è quello di aumentare la consapevolezza degli uomini sulle dinamiche di relazione e sule azioni violente, in modo che possano avviare un processo di riconoscimento di responsabilità, migliorare le abilità di gestione emotiva, riconoscere modalità di pensiero che implicano attitudini quali minimizzazione, negazione, giustificazione razionale della condotta, in modo da individuare comportamenti alternativi.

Nato nel 2018, il Sum accoglie gratuitamente gli uomini all’interno di trattamenti psico-educativi di gruppo. Chi partecipa al percorso si percepisce a rischio nel manifestare azioni aggressivi nei confronti della partner. Sum ha acquistato sempre più rilevanza in ambito provinciale arrivando a stipulare un protocollo con la questura di Reggio Emilia e iniziando così ad accogliere persone segnalate dalle forze dell’ordine o inviate dai legali di riferimento per intraprendere una strada finalizzata a evitare possibili rischi di escalation aggressive all’interno delle mura domestiche. Il riconoscimento dell’importanza terapeutico-educativa di Sum è arrivato anche dal Ministero della Giustizia che ha ingaggiato gli operatori della Papa Giovanni per la gestione dei gruppi sulla violenza di genere all’interno del carcere di Reggio Emilia.

Gruppi rivolti ai detenuti incriminati per questa tipologia di reato. «I dati sulla violenza di genere in Italia sono allarmanti e hanno un andamento drammaticamente costante negli ultimi anni – dichiara Fabio Salati, presidente della Papa Giovanni XXIII –. Se per quanto riguarda le vittime esistono servizi strutturati e ben radicati, nel territorio reggiano non era attivo nessun servizio mirato agli autori di violenza. È da questa considerazione che siamo partiti cinque anni fa e dalla convinzione che qualcosa bisognasse fare. Come sostiene l’esperta psicologa Alessandra Pauncz, quando c’è un incendio, una volta portate in salvo le vittime - le donne - bisogna spegnere il fuoco, gli uomini, altrimenti si continua a bruciare. Ai gruppi educativi accedono uomini che hanno già attuato violenza fisica e uomini che non l'hanno fatto ma si sentono a rischio di farlo. I referenti del progetto, la psicoterapeuta Lara Bianchini e l’educatore Giovanni Costi, lavorano sia sugli aspetti terapeutici-educativi che sulla prevenzione. Il lavoro educativo, di prevenzione, formazione e sensibilizzazione, unito al lavoro di rete tra tutti i soggetti che operano sul tema specifico della violenza di genere crediamo fermamente che possa essere l’unico argine per interrompere questa piaga globale».

Con questa filosofia si sposa l’installazione concettuale di Elena Mazzi, opera artistica realizzata su carta da parati, commissionata dal Comune di Reggio Emilia insieme al coinvolgimento dell’associazione Nondasola che gestisce il Centro antiviolenza - Casa delle donne di Reggio Emilia, per dire no alla violenza sulle donne. L’installazione, con il suo carico di significato, è stata posta all’interno degli uffici di Sum. Nella creazione di Elena Mazzi, le parole, le emozioni e le riflessioni sulla violenza di genere raccolte dalle donne che la violenza l’hanno incontrata, la sua diffusione sul territorio e la propagazione del messaggio che l’installazione conserva in sé, devono servire a promuovere il contrasto alla violenza sulle donne, e quindi a promuovere una maggiore conoscenza e scambio tra i soggetti del territorio che si occupano di donne, stimolando un confronto e una riflessione sulla cultura della violenza di genere.

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