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Il caso

Leonardo, la corte d’appello di Smirne respinge l’impugnazione del padre

Leonardo, la corte d’appello di Smirne respinge l’impugnazione del padre

Novellara: l’ultima sentenza ha detto che il bambino deve tornare in Italia. Resta l’ultimo ricorso in Cassazione

12 marzo 2024
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Novellara Buone notizie per Leonardo e la sua mamma, che da 4 anni lottano per tornare a stare insieme: il bambino a gennaio 2020 è stato rapito dal padre e portato in Turchia. «Il 16 febbraio scorso ho inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella così come avevo già fatto indirizzandone una anche al vicepremier onorevole Antonio Tajani, per chiedere un interessamento sul caso di Ilaria Sassone e di suo figlio Leonardo. A seguito di queste lettere, ci è stata comunicata ora un’importante novità» annuncia la deputata Pd reggiana Ilenia Malavasi.  

«Il Presidente Mattarella sta seguendo con la massima attenzione la situazione, in raccordo con l’Ambasciata ad Ankara, il Consolato a Smirne e l’Autorità Centrale presso il Dicastero della Giustizia» spiega. «Oltre a questo mi è stato comunicato un recente e positivo sviluppo, poiché la Corte d’Appello di Smirne si è finalmente pronunciata, respingendo l’impugnazione proposta dal padre del bambino avverso la sentenza che ordinava il ritorno in Italia. Lentamente, dunque, e grazie anche alla sensibilizzazione avvenuta da parte italiana, il percorso giudiziario si sta avviando verso la sua definizione».

Come si ricorderà, ai sensi della Convenzione de L’Aja il procedimento si sarebbe dovuto concludere entro poche settimane settimane, ma i tempi della giustizia turca non lo hanno consentito e, dopo diversi anni, il procedimento disciplinato dalla Convenzione risultava inspiegabilmente ancora pendente nonostante, con il padre del minore che continuava a impugnare le varie sentenze, anche degli stessi tribunali turchi, impedendo a Leonardo il legittimo rientro in Italia: una manifesta violazione del principio generale ispiratore dell’intera Convenzione de L’Aja secondo il quale le procedure di rimpatrio, intrinsecamente caratterizzate da somma urgenza, devono essere definite nel più breve tempo possibile.

«Ora - prosegue Malavasi – occorrerà attendere l’esito dell’ennesimo ricorso in Cassazione - l’ultimo, si spera - proposto dal padre, ma ho ricevuto rassicurazioni in merito al fatto che la Presidenza della Repubblica e la stessa Farnesina non cesseranno di sostenere le istanze di Ilaria Sassone, fino alla soluzione positiva della vicenda. Come deputata e rappresentante del mio territorio, ringrazio dunque il Presidente Mattarella, i funzionari del Ministero e dell’Ambasciata e considero positivi questi ultimi aggiornamenti. Non mancherò tuttavia, come ho sempre fatto, di continuare a seguire con attenzione questa assurda e ingiusta vicenda, che da anni sta causando dolore alla signora Sassone e a tutti i famigliari italiani di Leonardo».