Gazzetta di Reggio

Gattatico Perché Kulwinder Kaur, al secondo mese di gravidanza e mamma di due bambine, è morta? A questa domanda, prima di tutto, vuole dare risposta la procura di Reggio Emilia.

Per questo, ieri, ha disposto l’autopsia sulla salma della donna di 40 anni, residente a Praticello, con il marito e le due figlie di 12 e 5 anni, spirata davanti all’ingresso chiuso dell’ospedale Franchini di Montecchio tra l’1.30 e l’1.40 della notte tra lunedì e martedì.

A fare la differenza per gli inquirenti sarà, infatti, capire se la tragedia si sarebbe potuta, in qualche modo, evitare. Con la disposizione dell’accertamento dunque la Procura reggiana non intende lasciare alcun margine di incertezza su questa vicenda che ha segnato per sempre una famiglia e scosso profondamente la comunità intera.

Anche per l’Ausl quando accaduto non si può chiudere con le prime spiegazioni fornite con il comunicato inviato martedì pomeriggio alle redazioni dei giornali.

L’azienda sanitaria, infatti, ha disposto ulteriori verifiche interne: «non un’indagine alla ricerca del colpevole», ma «una precisa ricostruzione dei fatti, come sempre in questi casi», «fatta da un team esperto insieme ai professionisti». In attesa, ovviamente, anche di quanto dirà l’esame autoptico.

Per i carabinieri di Montecchio, intervenuti la notte della tragedia davanti al Franchini, al momento quanto accaduto resta classificato come una morte per malore.

I militari hanno tuttavia raccolto le testimonianze dei presenti e il racconto del marito 42enne della donna, Hardeep Singh, ascoltato anche per tutto il pomeriggio di martedì in caserma.

Non resta, dunque, che attendere l’esito dell’autopsia e le prossime decisioni della procura.

Intanto è proseguito anche ieri il pellegrinaggio di parenti e amici nell’abitazione dei Singh in via Pisi, a Praticello. Dopo la visita del sindaco di Gattatico Luca Ronzoni, ad arrivare è stato il parroco del paese don Paolo Bizzocchi. A dimostrare quanto la morte di Kaur abbia segnato tutti e ci sia la ferma intenzione di sostenere questa famiglia.

Kulwinder Kaur, 40 anni, si era sentita male nel cuore della notte, poco dopo l’una. Singh, racconterà di avere atteso tra i 10 e i 15 minuti dopo avere chiamato il 118, poi, vedendo la moglie peggiorare a vista d’occhio, di averla caricata in auto, con l’aiuto degli amici, e di essersi è precipitato al Franchini.

Ma dal 2020 il pronto soccorso di notte è chiuso. A nulla sono valse le manovre di rianimazione, praticate sulla donna distesa a terra, nonostante si siano protratte per diversi minuti.