Gazzetta di Reggio

Reggio

Meteo

In Emilia-Romagna l’inverno più caldo dal 1961


	Quando manca la neve entrano in funzione gli strumenti per quella artificiale se le temperature lo consentono
Quando manca la neve entrano in funzione gli strumenti per quella artificiale se le temperature lo consentono

Il report di Arpae: temperature medie tre gradi sopra alla norma. Dicembre e febbraio i mesi che hanno registrato maggiori anomalie

15 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Bologna Dopo l’autunno, anche l’inverno del 2023 in Emilia-Romagna è stato (purtroppo) da record. Il periodo da dicembre a febbraio 2024 è risultato infatti il più caldo dal 1961. A testimoniarlo è il dataset climatico di “Eraclito61”, gestito dall’Osservatorio clima di Arpae Emilia-Romagna e che copre il periodo 1961 a oggi.

Nel trimestre appena passato, spiegano dunque gli esperti, «tutte le variabili termiche hanno superato i valori massimi storici, con temperature medie, massime e minime mai registrate nella stagione invernale nel periodo di disponibilità dei dati». La temperatura media in Emilia-Romagna ha raggiunto i 6,6 gradi, quasi tre gradi sopra rispetto alla media del trentennio 1991-2020, e 0,4 gradi in più del precedente record, registrato nel 2020. Le temperature massime hanno registrato un valore medio stagionale di 10,7 grazie, superiore di 3,1 gradi al clima recente e vero e proprio record dal 1961 a oggi. Per le temperature minime, invece, si osserva uno scostamento leggermente inferiore ma comunque elevato, con una media di 2,5 gradi rispetto ai 0,2 gradi attesi.

A valori stagionali così estremi hanno contribuito in misura maggiore i mesi di dicembre e febbraio, ma in realtà ogni mese invernale è stato caratterizzato da anomalie. A dicembre spicca il dato delle temperature massime, superiori al clima di 3,3 gradi.

Gennaio è stato il mese che meno si è discostato dalla norma, ma con un’anomalia media comunque molto elevata (+1,4 gradi), sempre dovuta per lo più alle temperature massime. Febbraio è stato il mese più fuori dalla norma, con anomalie eccezionali superiori a quattro gradi per temperature medie, massime e minime. Nel complesso a febbraio la temperatura media in Emilia-Romagna è stata superiore alla media climatica di 4,2 gradi e ad eccezione del 24 e del 26 del mese, la temperatura media dei singoli giorni di febbraio si è mantenuta costantemente al di sopra della norma, superando in diverse occasioni i massimi storici. Analizzando le temperature a livello mensile, le anomalie si confermano più contenute a gennaio e più marcate a dicembre, che ha registrato il picco il giorno 23, il più caldo di tutta la stagione, con una temperatura media regionale di ben 13,6 gradi. Questo caldo innaturale ha portato l’altezza dello zero termico, cioè la quota dove la temperatura dell’aria diventa negativa, quasi sempre al di sopra delle cime appenniniche. La media invernale è stata infatti di 2.307 metri, a pari merito con il record stagionale registrato nell’inverno 2019-2020 (2.310 metri). Nel periodo 1991-2020, la media invernale dello zero termico in Emilia-Romagna è stata intorno ai 1.700 metri, ma nel corso del trentennio si è registrato un progressivo aumento di circa 200 metri.

La tendenza ha subito un ulteriore incremento negli ultimi tre anni, con una quota media dello zero termico superiore a 1.900 metri. L’inverno 2023-2024 peraltro non si presenta come un caso isolato, ma si inserisce in un contesto già fortemente anomalo. Insieme all’autunno 2023 è infatti la seconda stagione consecutiva più calda dal 1961 a oggi.  © RIPRODUZIONE RISERVATA