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Le previsioni

«Fiume Po, dopo pioggia e neve portate d’acqua tra le più alte degli ultimi trent’anni»

«Fiume Po, dopo pioggia  e neve portate d’acqua tra le più alte degli ultimi trent’anni»

Risorsa idrica stoccata nel Distretto tra 8 e 9 miliardi di metri cubi. L’Autorità di Bacino: «Fanno essere ottimisti»

16 marzo 2024
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Boretto È stato un inverno molto caldo, con piogge scarse e alcune località che hanno registrato accumuli pluviometrici importati, e altre invece, come il Piemonte, che hanno registrato condizioni meteorologiche di “siccità moderata” o localmente “severa”. Poi, nella seconda metà di febbraio, il cambio di circolazione atmosferica tanto atteso. In pochi giorni sono state registrate precipitazioni consistenti, talvolta eccezionali per il periodo. Sulle Alpi, per molti giorni, la neve è tornata a cadere copiosa. Come stanno, alla luce di questo scenario, le riserve idriche? La risposta arriva dall’Autorità del Bacino distrettuale del fiume Po.

«Per tutto l’inverno lo stato delle riserve idriche non è mai stato critico, nonostante le alte temperature e le scarse precipitazioni avessero fatto accendere i campanelli di allerta degli addetti ai lavori – commenta il dirigente responsabile dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici, Francesco Tornatore –. Fortunatamente gli eventi precipitativi verificatisi hanno incrementato la disponibilità idrica al punto da portare il Distretto ad una situazione tale da far presagire un’estate senza problemi di disponibilità idrica. Dall’elaborazione degli ultimi dati meteorologici ed idrologici disponibili infatti emerge che tutte le sezioni principali del fiume Po risulta essere in condizioni idrologiche di “umidità moderata” e localmente anche “estrema” (Piacenza); ovvero, le portate che sono state registrate negli ultimi giorni per la prima metà di marzo sono risultate essere tra le più alte degli ultimi trent’anni. Tutti i grandi laghi regolati registrano volumi di invaso prossimi ai massimi storici o ai massimi di regolazione». La disponibilità complessiva di risorsa idrica stoccata nel Distretto è compresa tra 8 e 9 miliardi di metri cubi (senza considerare le falde profonde).

Le previsioni meteorologiche per i prossimi cinque giorni non identificano precipitazioni significative a scala Distrettuale mentre successivamente è atteso un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche che potrebbe apportare ulteriori accumuli precipitativi. «La primavera meteorologica appena iniziata – ha evidenziato il segretario generale Alessandro Bratti – offre le migliori condizioni di disponibilità idrica e questa più che buona disponibilità di risorse attuali ci consente di essere ottimisti».l

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