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Massari spiazza il Pd: «Esercito in stazione? Sono favorevole»

Massari spiazza il Pd: «Esercito in stazione? Sono favorevole»

Reggio Emilia: il candidato del centrosinistra apre a questa possibilità richiesta a gran voce da Comitato IV Novembre e Cres

16 marzo 2024
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Reggio Emilia «Non pensiamo che l’esercito risolva tutti i problemi e lavoreremo perché si possa farne a meno in futuro, ma certamente oggi la presenza dell’esercito potrebbe aiutare ad aumentare il presidio di quell’area, il che va valutato positivamente». Sono in molti a chiedere da tempo a gran voce l’intervento dei militari in zona stazione. E i comitati IV Novembre e Cres, nelle scorse settimane, hanno lanciato anche ripetuti appelli e una petizione online. Un’ipotesi più volte caldeggiata in consiglio dal centrodestra, che proprio oggi presenterà il candidato unico, l’avvocato Giovanni Tarquini, ma finora sempre bocciata dall’amministrazione comunale e dalla maggioranza di Sala del Tricolore.

Sulla possibilità di un presidio dei militari in zona stazione, tuttavia, oggi lascia aperto uno spiraglio il candidato sindaco del centrosinistra, il dottor Marco Massari, in controtendenza rispetto alle opinioni espresse finora dal Pd reggiano: «La Reggio che abbiamo in mente è una città sicura e curata, che investe in una dimensione sociale e relazionale, in una dimensione di cura degli spazi e in una dimensione di sicurezza garantita per tutte e tutti – afferma – In quest’ottica non c’è nessuna preclusione ideologica al sostenere la presenza dell'esercito nelle aree della città che necessitano di maggiore attenzione dal punto di vista della sicurezza, in primis l’area nei dintorni della stazione centrale. Al pari di quanto fatto da altre città, occorre sostenere ogni aspetto della pubblica sicurezza che possa aiutare ad ottenere un risultato tangibile».

Massari fa però presente alcune precisazioni: «Di sicuro sappiamo che richiamare l’esercito è prerogativa della prefettura e non del sindaco e allo stesso tempo crediamo fortemente che occorra parallelamente e con meno urgenza chiedere una maggiore dotazione di forze dell'ordine, sottodimensionate a Reggio».

E ancora: «Sappiamo inoltre che occorre riconoscere come una soluzione vera e di lungo periodo richieda, oltre alla necessaria azione repressiva, attenzione anche ad altre dimensioni perché non c’è sicurezza senza cura dei luoghi delle persone e della comunità».

Di qui una ricetta: «Occorre in questo senso sostenere e potenziare gli operatori e i servizi sociali e sanitari che operano anche in quella zona di città, occorre sostenere e rafforzare la rete delle organizzazioni che da anni operano per la coesione sociale in quel quartiere e non da ultimo credo occorra un piano di investimenti straordinario per la rigenerazione dei luoghi. Non pensiamo che l’esercito risolva tutti i problemi e lavoreremo perché si possa farne a meno in futuro ma certamente oggi la presenza dell'esercito potrebbe aiutare ad aumentare il presidio di quell’area, il che va valutato positivamente». 

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