Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Un centinaio di persone ha partecipato giovedì sera 21 marzo alla fiaccolata in ricordo di Jessica Filianti, uccisa a 17 anni dall’ex fidanzato, il 14 marzo del 1996, con 43 coltellate. Un’iniziativa arrivata alla sua ottava edizione, a 28 anni distanza dal primo femminicidio della storia locale. «Vorrei che ogni anno, almeno un giorno, la città si fermasse per non dimenticare Jessica e tutte le donne vittime di violenza e abusi»: queste le parole di Giuliana Reggio, che ancora una volta ha raccolto tantissime adesioni per una iniziativa che ogni anno deve purtroppo fare i conti con nuove vittime.

La fiaccolata è partita alle 20 da piazza del Monte e, dopo alcune tappe di riflessione in ricordo di tutte le vittime di femminicidio, si è conclusa nel “Giardino di Jessica” in via Matteotti, dove non sono mancate una preghiera e la benedizione del cippo con l’accompagnamento musicale della band “I tre dadi”. Al corteo si sono uniti rappresentanti delle istituzioni, agenti in borghese ma anche tanti cittadini comuni che hanno voluto unirsi a questo momento di riflessione e insieme di condanna nei confronti di una violenza sulle donne che pare non volere concedere tregua. Accanto a Giuliana Reggio anche Dina, la mamma di Juana Cecilia.

Momento clou della fiaccolata il lancio in cielo di tanti palloncini rigorosamente gialli, il colore preferito da Jessica.

E si torna a parlare di violenza sulle donne oggi pomeriggio (23 marzo, ore 18) alla Libreria All’Arco con Cathy La Torre che presenterà il suo nuovo libro “Non è normale. Se è violenza non è amore. È reato” (Feltrinelli). Dialoga con l’autrice Susanna Ferrari. L’ultimo libro di Cathy La Torre è un “bignami” capace di fornirci gli strumenti necessari per non confondere l’amore con ciò che è reato. La violenza ha molti volti. Nessuno è accettabile. l

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