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Elezioni a Reggio Emilia

Gianni Tasselli si candida a sindaco: «Priorità a lavoro, ambiente e sanità»

Serena Arbizzi
Gianni Tasselli si candida a sindaco: «Priorità a lavoro, ambiente e sanità»

Tramontata l’alleanza con Soragni, il Partito della Rifondazione Comunista va da solo. Tra le proposte aprire l’ex San Lazzaro a chi ha necessità di un tetto

23 marzo 2024
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Reggio Emilia «Consideriamo un ottimo segnale l’occupazione del Canossa da parte dagli studenti, i quali hanno dichiarato che non vogliono essere schiavizzati dalle aziende prima di uscire da scuola. La cosa preoccupante è che molti fra gli insegnanti si adeguano, mentre invece i più freschi non si fanno formattare».

Debutta in modo diretto al fianco degli studenti Gianni Tasselli, 61 anni, nell’annunciare la propria candidatura a sindaco di Reggio Emilia, forte di un’esperienza politica di lungo corso, una carriera altrettanto ricca nel campo della formazione sul lavoro, prima come dipendente Coop, ora come libero professionista, e da sempre una predisposizione a occuparsi di tre cavalli di battaglia – lavoro, sanità e ambiente –, sottolineati anche dalla segretaria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, Alessandra Valentini. Partito per cui Gianni Tasselli correrà alle amministrative, con la lista REagire.

Dopo qualche avvicinamento alla candidata Paola Soragni di Movimento Reggio Emilia, infatti, non è andata in porto l’alleanza e Rifondazione ha deciso di presentare il proprio candidato.

«Gli studenti hanno voluto dimostrare che non ci si deve piegare alle imposizioni – aggiunge Tasselli –. Hanno detto no ai corsi farlocchi di made in Italia calati dall’alto dal governo di turno».

Passando al tema più caldo del momento, la presenza o meno dell’esercito in città, Tasselli risponde un deciso “no”. «I candidati a sindaco di destra e centrosinistra in varie città emiliane sembrano dire: “Vogliamo i colonnelli” – rimarca –. Nella migliore delle ipotesi si sposta il problema di qualche centinaio di metri. Si vogliono spendere 18 milioni di euro per una cattedrale (nel deserto) delle Reggiane e non si trovano soldi per chi è in difficoltà abitativa nello stesso posto. Ha dell’incredibile. Chiamare l’esercito significa dire implicitamente a questore, prefetto e comandante dei carabinieri che non sono capaci di fare il loro mestiere. E questo da parte delle istituzioni è gravissimo».

«L’assistenza sociale è un diritto costituzionale – aggiunge Tasselli – mentre il Comune scarica sulle cooperative sociali tutti i problemi e gli operatori rimangono sottopagati». Il candidato suggerisce di utilizzare l’ex San Lazzaro e il San Tommaso per realizzare luoghi in cui ospitare chi ha necessità di assistenza, a patto che «vi sia un presidio dei servizi sociali, non perché siano lasciati in balìa di se stesse».

Tasselli ricorda poi l’impegno al presidio sanità davanti all’ospedale sui temi più scottanti.

Valentini ribadisce come sia cittadini iscritti a Rifondazione, sia altri cittadini, abbiano ritenuto che «Gianni fosse il più adatto sotto diversi punti di vista sia per la sua esperienza in ambito professionale, sia per il suo impegno politico, negli ambiti che a noi stanno molto a cuore, come lavoro, ambiente e sanità le nostre priorità».