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Anziani ingannati dall’amministratrice di sostegno

Anziani ingannati dall’amministratrice di sostegno

Reggiolo: gli anziani sono ricoverati in casa di riposo. La figlia si è accorta di spese ingiustificate e ammanchi per 30mila euro

27 marzo 2024
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Reggiolo Aveva richiesto la nomina di un amministratore di sostegno affinché si occupasse di gestire la situazione personale dei suoi anziani genitori, che gravati da una particolare situazione di salute, venivano ricoverati presso una Rsa. L’amministratrice designata, avrebbe dovuto provvedere alla vendita dell’abitazione dei suoi genitori e al pagamento delle rette e delle spese della struttura che ospitava gli anziani. Nel tempo, però, la figlia si è accorta che alcune spese effettuate per conto dei genitori risultavano ingiustificate: attraverso l'utilizzo delle loro carte di credito sarebbero stati effettuati acquisiti di gioielli e beni di vario genere, non rinvenuti nella disponibilità dei due coniugi, per un danno quantificato in oltre 30.000 euro.

È l’assurda vicenda verificatasi nella bassa. La donna si è recata dai carabinieri di Reggiolo per sporgere denuncia.

Con l’accusa di appropriazione indebita i militari hanno denunciato una 54enne residente nella Bassa.

La denuncia risale al 19 ottobre scorso. Non riuscendo a gestire personalmente la situazione dei suoi genitori, la donna aveva chiesto la nomina di un amministratore di sostegno che doveva occuparsi di vendere l’abitazione dei suoi genitori, per pagare le rette e le spese della struttura. Un giorno, quando si è recata nell’abitazione al fine di prendere gli oggetti di sua proprietà, si è accorta che non c’erano tutti i mobili e gli oggetti di valore. L’amministratrice giustificava la situazione con il pagamento alla ditta di traslochi che si era occupata di smaltire gli oggetti inefficienti. Una risposta che non ha convinto la donna: in casa c’erano ancora tanti rifiuti.

Insospettita, ha chiesto revocato la nomina e assumeva il ruolo di amministratrice di sostegno dei suoi genitori, cosicché da poter prendere visione della situazione contabile, ma riscontrando da subito incongruenze. Alcune spese effettuate per conto dei genitori erano ingiustificate, altre altre spese erano sprovviste di relative fatture. Formalizzata la denuncia, partivano le indagini. È emerso che la retta mensile della struttura comprendeva tutte le spese alimentari, sanitarie, farmaceutiche e per l’igiene personale necessarie per gli ospiti, e che non erano a conoscenza di ulteriori spese, né erano state richieste ulteriori pagamenti per i genitori, né portati a loro beni. l

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