Gazzetta di Reggio

Reggio

Tre punti d’ascolto in campo contro le truffe agli anziani

Tre punti d’ascolto in campo contro le truffe agli anziani

Rilanciata la campagna “Non siamo nati ieri” anche con volantini e manifesti Gli sportelli attivi a partire da oggi. Sono cinque al giorno i raggiri nel Reggiano

27 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





i Serena Arbizzi

Reggio Emilia Tentano di carpire la fiducia della popolazione più fragile, soprattutto degli anziani, per estorcere denaro o gioielli: che si tratti di finti addetti del gas, o di sedicenti addetti di call center che in pochi passaggi fanno cambiare i contratti delle utenze, o, ancora di finti componenti delle forze dell’ordine che contattano gli anziani per raggirarli, quello delle truffe è un fenomeno in aumento. 1.798 nel 2023 contro le 1.522 nel 2022 secondo gli ultimi dati disponibili, per una media di cinque al giorno. I raggiri online sono in continua ascesa dalla pandemia e anche Reggio è diventata meta di organizzazioni criminali nazionali che mettono in campo questo tipo di truffa con più declinazioni.

Per questo, Comune, Provincia, Prefettura e Federconsumatori scendono in campo con azioni di prevenzione e reti di supporto a beneficio di possibili vittime di raggiri. Dopo la sperimentazione del 2021, infatti, torna il progetto per combattere le truffe rivolto in particolare agli anziani. È stato rinnovato il protocollo d’intesa tramite il progetto “Insieme per combattere le truffe”: questo prevede una serie di iniziative per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulle possibili modalità dietro le quali si può nascondere una truffa. I dettagli dell’iniziativa sono stati presentati ieri dagli assessori Nicola Tria (legalità) e Lanfranco De Franco (partecipazione e quartieri), il questore Giuseppe Maggese, il capo di gabinetto della Prefettura Gabriele Gavazzi, il comandante della polizia locale Stefano Poma, Lucia Lusenti di Federconsumatori, il colonnello Ivan Filippo Bixio, comandante della Guardia di Finanza e il maggiore dei carabinieri Francesco Coratti.

Un finanziamento di 18.000 euro del Ministero dell’interno rende possibile la campagna di informazione dal tema “Non siamo nati ieri”. In seguito alla sperimentazione terminata nel 2021 al centro sociale Gatto Azzurro al Gattaglio, aumentano fino a tre i punti di ascolto: al Gatto Azzurro si aggiungono i centri sociali Tricolore e Fogliano. Inoltre, saranno creati dei corner con materiale informativo nei centri sociali della città. Saranno, inoltre, coinvolti i gruppi di controllo di comunità. Questo a integrazione di altre iniziative già in atto sul territorio, con attenzione al supporto degli anziani vittime della truffa, che spesso vengono colpiti nel vivo della propria autostima una volta ingannati da personaggi senza scrupoli. E, per questo, potrebbero essere più restii a denunciare l’accaduto.

La campagna comprende un opuscolo informativo rivolto alle potenziali vittime e a tutti coloro che ruotano intorno a loro. Spesso è la solitudine in cui versa la persona a spalancare le porte ai truffatori: il flyer descrive le situazioni più ricorrenti che avvengono sia nelle abitazioni che fuori casa, suggerendo i comportamenti da tenere, a chi rivolgersi in caso di dubbio tentata truffa o minacce. A questo si aggiungeranno anche affissioni stradali e spot.

I punti di ascolto saranno attivi da oggi allestiti nei tre centri sociali saranno gestiti da volontari adeguatamente formati con la supervisione e la collaborazione della polizia locale, dei servizi sociali e di Federconsumatori. Assicurano solidarietà sociale alle vittime di truffa, le affiancano nelle pratiche burocratiche, nell’affrontare danni fisici, psicologici ed economici. Ecco gli orari dei punti di ascolto: Tricolore, via Agosti, 6 martedì dalle 10 alle 12, Gatto Azzurro, via del Gattaglio 30, il mercoledì dalle 14 alle 16, fogliano, via Pier Luigi Nervi 23, martedì, giovedì e sabato dalle 15 alle 17.

Nell’occasione sono stati forniti alcuni consigli pratici: non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa, prima di aprire la porta controllare dallo spioncino e aprire con la catenella attaccata se si ha di fronte una persona che non si è mai vista; in caso di sospetto sulla persona che si ha di fronte, telefonare all’ufficio di zona dell’ente a cui dice di appartenere. Ancora, non mandare i bambini ad aprire se non si è certi dell’identità di chi è alla porta. l