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L’analisi

Pasqua senza turisti a Reggio Emilia: «Alberghi: senza eventi pochissime richieste»

Nicolò Valli
Pasqua senza turisti a Reggio Emilia: «Alberghi: senza eventi pochissime richieste»

Francesca Lombardini di Federalberghi: «Si può fare di più. Le tasse di soggiorno siano reinvestite in musica e spettacoli»

28 marzo 2024
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Reggio Emilia Si avvicina la Pasqua e anche la bella stagione, ma le mete dei turisti non prevedono Reggio Emilia. Mentre le città d’arte sono prese d’assalto e quelle balneari sono le preferite per la classica gita fuori porta, la città del Tricolore rimane ancora esclusa dalla mappa degli italiani.

Per quanto il Comune abbia investito nel rendere Reggio Emilia più appetibile (l’ultimo passaggio, qualche settimana fa, è l’installazione di cartelli con la descrizione storico-artistica di un monumento o una chiesa) gli hotel hanno ancora tante camere a disposizione.

Per Francesca Lombardini, presidente provinciale di Federalberghi e proprietaria del Mercure Hotel Astoria, la motivazione è molto semplice: «In città mancano proposte per tutta la durata del weekend pasquale».

Lombardini, qual è nel dettaglio la situazione a Reggio?

«A parte un evento sulla danza di tre giorni che finisce domani, sono giorni molto tranquilli e tra sabato, Pasqua e Pasquetta non sono previste mostre ed iniziative che possano invogliare i turisti a fermarsi a dormire da noi. Il nostro rimane al momento un turismo business: il 70%-80% dei clienti si trova infatti a Reggio per lavoro».

I prezzi non prevedono scontistiche? Rispetto all’anno scorso ci sono stati cambiamenti?

«I prezzi sono di media occupazione, non essendoci una richiesta elevata. Dopo il Covid c’è stata una lenta ripresa, nel 2023 le cose sono andate meglio e nel 2024 si stanno confermando i progressi. Il problema però è che mancano attrazioni».

A cosa fa riferimento?

«Ritengo che il Comune e gli enti privati dovrebbero organizzare molte più iniziative. Siamo la città dei bambini con Reggio Children e quella della danza con Aterballetto, ma le proposte scarseggiano».

Eppure a breve la primavera dovrebbe portare più gente, a partire da Fotografia Europea e dal concerto degli AC/DC...

«E infatti vediamo con molta speranza l’arrivo della bella stagione. Fotografia Europea ha sempre rappresentato un toccasana per la nostra categoria, mentre per gli AC/DC i nostri hotel sono già pieni da mesi».

Una buona notizia, non crede?

«Sì, ma anche in questo caso i concerti alla Rcf Arena sono molto pochi. Non c’è bisogno a mio parere di riempire ogni volta l’arena, a noi andrebbero benissimo anche eventi più piccoli ma che richiamerebbero a Reggio comunque diversi appassionati, dando un indotto alla città».

A inizio giugno Reggio eleggerà un nuovo sindaco: la categoria degli albergatori chiede maggiori tutele?

«Grazie all’assessore Rabitti devo riconoscere che una strada è stata tracciata per rendere Reggio più attrattiva e turistica. Ci sono ancora però diversi passaggi da compiere».

Ad esempio? Cosa chiedete all’amministrazione comunale che si insedierà tra pochi mesi?

«Prima di tutto di dare un’identità ben chiara al turismo. Ci sono poi altre due richieste che vorremmo fare: da una parte chiediamo di destinare la tassa di soggiorno che il Comune riceve dai clienti alla promozione di iniziative culturali e sportive: convegni, concerti, spettacoli, tornei. Quella cifra non va, a nostro parere, investita per altre voci di bilancio».

E l’altra richiesta?

«Proponiamo al sindaco che verrà di effettuare più controlli sui b&b abusivi che stanno sempre più prendendo piede su internet, soprattutto per i grandi eventi. Noi albergatori siamo sottoposti a regole ferree da seguire e applicare ed è frustrante osservare una concorrenza sleale, a partire dai prezzi». l