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Tre mesi dopo l’attacco dello squalo Matteo fa wakesurf con la protesi

Elisa Pederzoli
Tre mesi dopo l’attacco dello squalo Matteo fa wakesurf con la protesi

Il messaggio su Instagram dell'ex studente del Mandela di Castelnovo Monti: «Credete in voi! Grazie a chi mi ha aiutato»

28 marzo 2024
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Castelnovo Monti Tre mesi dopo l’orrore di un attacco di uno squalo nelle acque dell’oceano, la paura di non farcela, il dramma di aver perso un gamba, Matteo Mariotti è di nuovo in acqua, che doma una tavola e fa wakesurf. Il 20enne di Parma, ex studente dell’istituto superiore Mandela di Castelnovo Monti (Reggio Emilia) diventato famoso nel momento più difficile della sua vita per aver condiviso su Instagram il video della disavventura vissuta in Australia e finito pure nel tritacarne dei social per quella raccolta fondi organizzata dagli amici per aiutarlo, è di nuovo sorridente, protagonista della sua vita, come forse all’indomani dell’incidente aveva temuto di non potere più fare.

La voglia di condividere con gli altri la sua vita non è stata scalfita dalle polemiche. Con un video pubblicato due giorni fa e visualizzato da oltre 14mila utenti, ha fatto vedere di che stoffa è fatto. «È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: “credete in voi!”» sono le parole con cui ha accompagnato le sue prodezze, con “Beautiful Things” di Benson Boon come colonna sonora. «Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire... grazie! Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tutt’ora, grazie a chi mi sta aiutando in questa impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… – scrive – Mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake!». Era dicembre 2023, quando il video dell’attacco dello squalo registrato dalla sua Go Pro è diventato virale. Nel momento più estremo, col rischio concreto anche di un epilogo tragico, il giovane che da qualche tempo si era trasferito in Australia aveva acceso la telecamera.

Nel video vede l’attacco dell’animale, le urla del giovane e il coraggioso intervento di una amico che lo porta in salvo. Le ferite erano però troppo gravi e a Matteo Mariotti e parte della gamba sinistra è stata amputata. La sua storia è diventa in pochissimo tempo nota a tutti. Per aiutarlo gli amici avevano avviato una raccolta fondi rapidamente accolta dalla gente che ha voluto contribuire alle sue necessità. Un caso finito al centro della cronaca per i dubbi sollevati dalla giornalista Selvaggia Lucarelli che sul suo profilo Instagram aveva criticato l’iniziativa, sottolineando che le cure il giovane in Italia le avrebbe avuto comunque e sostenuto dal Servizio sanitario nazionale. Di fatto, al suo arrivo in Italia e durante il ricovero all’ospedale Rizzoli di Bologna, durante una conferenza stampa, Matteo aveva replicato e duramente all’attacco subito. Ora che una protesi gli consente per fortuna ancora di dedicarsi alla sua passione – il wakesurf – saluta tutti così, sorridendo: «Nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra».l © RIPRODUZIONE RISERVATA