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È morta Anna Pozzi, ex sindaca grande protagonista della cultura

È morta Anna Pozzi, ex sindaca grande protagonista della cultura

Rubiera Ha portato ad alto livello la Corte Ospitale e il teatro Herberia

03 aprile 2024
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Rubiera Protagonista della cultura, amministratrice rigorosa e attenta al territorio. Nella mattina di ieri è scomparsa Anna Pozzi, 78enne rubierese residente nella zona di Fontana, sindaca del paese dal 1995 al 2004, musicista, insegnante, impegnata attivamente in tante realtà culturali provinciali e locali, e la persona cui si deve il rilancio dei teatri di Rubiera. Da tempo alle prese con seri problemi di salute, è spirata nelle prime ore di ieri. La salma è visitabile nella sua abitazione in via Fontana 27, dove domattina partirà il corteo funebre diretto al cimitero di Fontana per la cerimonia di commiato e la sepoltura. Docente di italiano, appassionatissima di musica, era sempre stata impegnata in politica nei partiti di sinistra. Dopo esperienze come assessore e vicesindaco, nel 1995 era stata eletta sindaca di Rubiera a capo della coalizione guidata dal Pds, primo erede del Pci prima della trasformazione in Ds. Ha governato il territorio sino al 2004 (era il periodo del cambio di durata dei mandati amministrativi), una fase intensa in cui dovette confrontarsi con problematiche pesanti, come la creazione della linea dell’alta velocità a Fontana e relativi impatti ambientali. Un tema molto sentito, dopo i disagi vissuti con la costruzione e l’ampliamento dell’autostrada A1. E fu lei, donna di cultura, ad avviare il cammino che ha reso la Corte Ospitale di Fontana e il teatro Herberia di Rubiera, oggi riuniti nel centro teatrale della Corte Ospitale, una realtà di livello regionale. Con fatica creò le basi per recuperare i due complessi e a dare loro un utilizzo pubblico.

«L’Anna è stata una donna formidabile. La sua biografia istituzionale non può raccontare le pagine di una vita anche durissima. Del resto, quelle pagine Anna le ha sempre volute tenere per sé, con la consueta caparbietà. Una qualità, questa, che è stata utile anche a Rubiera. Basti pensare alle battaglie feroci con la Tav. Così come c’è volta parecchia caparbietà - e una decisa capacità visionaria - nel riuscire a recuperare e riaprire a funzioni pubbliche il Teatro Herberia e la Corte Ospitale, dando vita al centro teatrale che oggi è Centro residenziale dell’Emilia- Romagna», la ricorda il sindaco Emanuele Cavallaro. «Anna credo sia stata prima di tutto una intellettuale. Vera. Di quelle, però, che accettano di immergere le mani nel loro tempo, senza mai abbassare lo sguardo. C’è questo libercolo - firmato solo A.P., con le illustrazioni di Silvana Mattioli - edito dopo la pandemia un po’ per scherzo, che ipotizza un dialogo tra Giacomo Leopardi e il Coronavirus. Il suo amore per la letteratura, il teatro e la musica ne ha fatto una instancabile promotrice di cultura, anche a costo di mettersi lei a cucinare i tortelli per i musicisti - benissimo, tra l’altro, a quanto dicono -. Credo che tutto ciò che si è prodotto, culturalmente, grazie alle sue intuizioni sia, semplicemente, il suo immenso monumento più duraturo del bronzo».l

Adr.Ar.

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