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Più di mille persone al Bigi per la “prima” di Massari

Ambra Prati
Più di mille persone al Bigi per la “prima” di Massari

Reggio Emilia: la serata ha aperto la campagna elettorale del centrosinistra «Non pensavo che venisse tanta gente, un bell’evento»

04 aprile 2024
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Reggio Emilia Sanità, sicurezza, economia, centro storico, anziani e giovani. Questi i punti programmatici del candidato sindaco del centrosinistra per le amministrative di Reggio Emilia Marco Massari.

Al PalaBigi ieri sera erano previste 700 persone: oltre alla platea da 400 sedie, disposte a raggiera intorno al palco, è stata allestita la tribuna centrale di fronte. Ma i reggiani accorsi all’evento “Per Reggio vorrei..”, la serata che ha aperto la campagna elettorale del primario in pensione, sono stati più numerosi, tanto che una volta riempito ogni tassello della tribuna centrale si è dovuto aprire anche quella laterale. Il pubblico è arrivato a oltre un migliaio di persone. Tanto che, per consentire di smaltire la coda in entrata, si è iniziato con circa mezz’ora di ritardo, alle 21.15.

Anche la curiosità deve aver fatto la sua parte. Del resto è la prima volta che un candidato sindaco reggiano apre la campagna elettorale in pompa magna al palaBigi, con tanto di musica di sottofondo e luci blu scenografiche alle spalle. Al palsport reggiani di tutte le età. «Non pensavamo che venisse tanta gente», è stato il preludio di un applauditissimo Massari. «Questo è un luogo storico, esiste dal 1968 e ciascuno di noi ci è entrato almeno una volta nella vita; è l’unico impianto sportivo rimasto in centro storico ed è sede della Pallacanestro Reggiana, di cui io sono un appassionato».

Prima di lasciare spazio ai sette ospiti, «persone comuni» rappresentative della società, Massari – che ha esposto il suo programma per ultimo – ha promesso «una bella serata». «Presenteremo l’idea che abbiamo della città, un’idea in costruzione: sono stati aperti tavoli tematici aperti a tutti. Abbiamo chiesto ad altri amici di raccontarci la loro idea della Reggio attuale e della Reggio che vorrebbero».

Il primo a scaldare la platea è stato Max Collini, musicista e scrittore. «Mi piace definirmi antifascista pragmatico. Tra le mie priorità prima di tutto il lavoro: possibilmente meglio pagato e meno precario di quello di oggi». Collini ha ricordato Anna Pozzi, ex sindaco di Rubiera appena scomparsa.

Elena Maccaferri, pedagogista, ha chiesto di «pensare all’educazione come matrice fondante e inclusiva», mentre Giovanni Anceschi, esperto di tecnologie, ha messo l’accento «sul digitale, che dev’essere accessibile nella città». Tania Pedroni, sceneggiatrice e regista che vive a Roma, ha raccomandato «l’importanza della cultura».

«Prendersi cura della città» è stata l’esortazione Francesco Merli, primario di ematologia e presidente Fondazione Grade Onlus, che ha strappato gli applausi del pubblico. «Massari sarà un buon sindaco? Non lo so, non sono un indovino, però lo conosco da una vita e so che è capace di ascolto, di non provare rancore, di non scomporsi e di risolvere i problemi. È una persona buona. Non sono preoccupato se non crede in Dio, ma se Dio non crede in Massari...» e giù una risata. l