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Il volontario della Croce Arancione lascia in eredità 300mila euro alla sanità reggiana

Il volontario della Croce Arancione lascia in eredità 300mila euro alla sanità reggiana

Da Ivan Bertolini 150mila euro per l’ospedale Franchini di Montecchio e gli altri al Core

05 aprile 2024
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Montecchio Ha dedicato tuta la vita agli altri. E anche alla fine, quando se ne è andato, ha pensato compiendo un gesto di grande generosità: ha donato 300mila euro alla sanità reggiana, 150mila all’ospedale Franchini di Montecchio e 150mila al Core.

Volontario della Croce Arancione dal 1999 fino al momento alla fine, autista di corriere come mestiere, Ivan Bertolini – nato a Montecchio Emilia nel 1944, dove ha vissuto insieme ai genitori – è il protagonista di questa preziosa donazione.

Persona cordiale e mite, molto socievole e affabile, Bertolini era conosciuto in paese per la sua grande passione per il Milan e per il suo tempo donato al mondo del volontariato. Anche in Croce Arancione, come nella professione, svolgeva il ruolo di autista e accompagnatore nel trasporto di anziani, disabili e persone in difficoltà verso i centri diurni, o per effettuare la dialisi o per visite ed esami nelle strutture sanitarie della provincia. Forse anche per questo motivo, negli anni, ha sviluppato una particolare attenzione e sensibilità per i temi sanitari.

Le persone che hanno goduto della sua compagnia lo ricordano per la sua capacità di mantenere sempre alto il morale affrontando le cose con spirito.

Era inoltre volontario della Polisportiva “L’Arena” di Montecchio, per la quale trasportava le squadre sportive in trasferta.

Persona semplice e solidale, amava il territorio in cui viveva e la sua gente, come può testimoniare il suo ultimo gesto rivolto alla provincia di Reggio Emilia e alle esigenze socio sanitarie della comunità che la abita.

Al momento della sua morte è stato rinvenuto un testamento olografo in cui lasciava in donazione importantissime somme agli ospedali di Reggio e Montecchio. In fondo al suo testamento ha scritto semplicemente: «Ringrazio tutti coloro che mi hanno voluto bene e che mi hanno stimato». E la direzione dell’azienda sanitaria ringrazia questa preziosa persona dotata di rara sensibilità per il prossimo e grande generosità». Ora, sta valutando come utilizzare i fondi altruisticamente donati dal benefattore.l

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