Gazzetta di Reggio

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Ritorna dal Galles per visitare il Museo del Po dedicato a nonno e zii

Andrea Vaccari
Ritorna dal Galles per visitare il Museo del Po dedicato a nonno e zii

Bruna Chezzi è viceconsole a Cardiff. ll viaggio a Boretto con la famiglia

05 aprile 2024
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Boretto Un viaggio alla riscoperta delle proprie radici, per visitare la sala del Museo del Po dedicata al nonno e agli zii, celebri costruttori di imbarcazioni in riva al Grande Fiume. È stata un’esperienza emozionante quella vissuta lunedì, giorno di Pasquetta, dalla professoressa Bruna Chezzi, viceconsole onoraria italiana a Cardiff, in Galles, dove vive da diversi anni. Assieme alla madre – che vive ancora in Italia, in provincia di Cremona – al marito e al figlio, la docente 48enne, che insegna all’Università della capitale gallese, ha trascorso una giornata nel suo paese d’origine, grazie all’interessamento di Lorenzo Laccabò, grande amico del suo compianto padre Carlo.

Laccabò – con il quale è sempre rimasta in contatto in tutti questi anni, e al quale ha comunicato l’intenzione di fare una breve vacanza in Italia – ha provveduto poi a contattare Lorenzo Bonazzi, storica “guida” borettese, che si è messo a disposizione per illustrare le peculiarità del museo e della Cattedrale del Po, nonché della famosa pirodraga “Secchia”. In particolare, la famiglia ha visitato la “sala Chezzi”, dedicata ai celebri maestri d’ascia Armando, Dante, Remo (il nonno) e Otello, costruttori di centinaia di imbarcazioni: qui, sono esposti numerosi attrezzi del mestiere che hanno riportato alla mente di Bruna tanti ricordi d’infanzia, di quando si recava al cantiere a trovare il nonno e gli zii. In particolare, nel museo si conserva l’ultima barbotta (tipica imbarcazione di Po) dei Chezzi in compensato marino, al cui interno Bruna si era già seduta tanti anni fa, per gioco, quando era ancora bambina. E, allo stesso modo, ha evocativamente fatto posizionare il figlio Oscar al suo interno per scattare una foto analoga.

«Un viaggio sentimentale, di ritorno alle care origini della mia vita e della mia famiglia. Stupendo!», ha scritto Bruna sul grande libro delle visite del museo, a testimonianza del legame con la sua terra e dell’emozione che ha provato. La mattinata è poi proseguita sempre in paese, a pochi metri dal museo, con un pranzo di Pasquetta al River Passion della famiglia Bacchi. La viceconsole onoraria ha vissuto a Boretto sino agli anni Duemila, prima di trasferirsi oltre Manica. Sin da giovanissima, ha sempre avuto una grande passione per le lingue e le culture straniere, ed è stato negli anni in cui frequentava l’Università di Parma che ha avuto il “colpo di fulmine” per il Galles, grazie a una borsa di studio che la portò a studiare all’Università di Cardiff. Un paio d’anni dopo vi ritornò per insegnare Italiano come assistente di lingua straniera (era il 2001), e da allora vive stabilmente in Galles, dove si è distinta nell’insegnamento e nelle attività culturali. 

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