Gazzetta di Reggio

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Da Instagram a TikTok, «Ecco come raccontiamo il Parmigiano online»

Luisa Commesso*
Da Instagram a TikTok, «Ecco come raccontiamo il Parmigiano online»

L’intervista alla digital specialist del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giulia Rampini

09 aprile 2024
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«Penso che i social siano fondamentali, soprattutto nel momento in cui non si hanno altri strumenti online che possono rappresentare la propria attività. Non averli sarebbe un’opportunità sprecata perché sono piattaforme che funzionano anche con investimenti molto bassi”. A parlare è la digital specialist Giulia Rampini, che ci ha raccontato in che modo il Consorzio del Parmigiano Reggiano è presente online e perché è così importante comunicare attraverso i social network.

Quali sono i canali digitali in cui il Consorzio è presente?

«Sono tantissimi. Se parliamo di social network siamo presenti su Pinterest, TikTok, X, Facebook e Instagram. Poi abbiamo un canale YouTube per tutto quello che è il mondo video, un sito web e il progetto “Shop” con cui diamo ai caseifici la possibilità di vendere online utilizzando il potere comunicativo di Parmigiano Reggiano».

Qual è stato il vostro primo social e come ha cambiato la promozione del prodotto?

«Nel 2012 siamo partiti aprendo in contemporanea l’account su Facebook e su Twitter, che oggi ha cambiato nome in X, ed essere su questi canali ha trasformato notevolmente il modo in cui Parmigiano Reggiano “parlava” con il pubblico perché, appunto, uno dei vantaggi di queste piattaforme è la possibilità di comunicare a tantissime persone in maniera molto veloce e soprattutto avere con loro un dialogo quindi offrire contenuti e ricevere feedback che per noi possono essere spunti utili per migliorarci».

Perché avete pensato che TikTok potesse essere un canale indicato per promuovere il Parmigiano Reggiano?

«Siamo partiti facendo un’analisi su questo canale dove non era presente nessun consorzio di tutela e abbiamo visto che l’hashtag “Parmigiano Reggiano” presentava circa 16 milioni di risultati. In pratica, eravamo già presenti senza esserlo formalmente e senza poter presidiare in maniera corretta il marchio tutelato Parmigiano Reggiano: lasciavamo ad altri utenti la possibilità di accaparrarsi in maniera scorretta l’identità del nostro prodotto. Quindi da una parte c’era questo tema, dall’altra parte c’era la voglia di andare oltre l’idea sbagliata di TikTok come piattaforma solo musicale di balletti e di sfruttarla con un “linguaggio” diverso, più consono a quello di un consorzio di tutela».

Quali contenuti create su TikTok?

«Su TikTok prima abbiamo cercato di capire qual fosse l’esigenza del pubblico poi abbiamo proposto ricette semplici, brevi e dinamiche aiutate anche da una scelta musicale che sostiene il ritmo. Tra queste quelle zero sprechi, che cavalcano una tendenza molto importante in questo momento, perché del Parmigiano Reggiano, ad esempio, si può mangiare anche la crosta, che grattata e pulita può essere utilizzata per tantissimi piatti. Inoltre questo formaggio può tramutarsi in finger food o in un aperitivo di qualità, può prestarsi a giocare con diversi abbinamenti che vanno dalle confetture all’aceto balsamico fino ai cocktail e a qualsiasi tipo di vino».

Perché ha scelto questo lavoro e cosa le piace di più?

«Ho scelto questo lavoro mossa da più passioni insieme, innanzitutto quella per l'enogastronomia di qualità, che ha fatto sì che io mi avvicinassi al mondo del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Quello che mi piace è il fatto di affrontare ogni giorno nuove sfide, di poter restare sempre aggiornata perché comunque è un mondo molto dinamico, che cambia costantemente sia a livello di tecnologie che di opportunità, ma anche il poter parlare a un pubblico davvero immenso, il fatto di mettersi in gioco e di cercare di ottimizzare sempre di più quello che è il modo di comunicare questo grande prodotto».

*Studentessa del Motti