Gazzetta di Reggio

Reggiolo È tornato in cella per essere evaso dagli arresti domiciliari in cui si trovava in seguito a una condanna per rapina. Per l’uomo, un 36enne che il 22 maggio del 2019 aveva tentato un’irruzione ai danni di una tabaccheria di Reggio, si sono così aperte le porte del carcere.

I carabinieri lo hanno fermato a bordo della sua auto alle 3 di notte di ieri, ma poteva uscire di casa solo di giorno tra le 9 e le 11 e tra le 16 e le 18. Per la rapina era stato condannato a 1 anno, 9 mesi e 20 giorni di carcere, oltre al pagamento di 694 euro di multa. Ma gli era stato concesso il regime degli arresti domiciliari. La sentenza definitiva risale al 6 novembre scorso.

Nella notte tra domenica e ieri una pattuglia dei carabinieri di Reggiolo, impegnati in un servizio di controllo del territorio, lo ha fermato in via Moglia, a bordo della propria auto. A seguito delle verifiche, i militari hanno appurato che l’uomo era gravato da provvedimento di detenzione domiciliare in atto, con permesso di assentarsi dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18.

Sussistendo la flagranza di reato l’uomo è stato arrestato. Nella mattina del 22 maggio 2019 l’uomo aveva fallito la rapina perché era stato notato dal proprietario della tabaccheria, fuori sul marciapiede nei pressi del negozio mentre si stava avvicinando vestito di nero e travisato da un passamontagna, da un berretto e da una felpa.

A quel punto il titolare si era armato del bastone in ferro che utilizzava per la chiusura della serranda ed era uscito dal negozio, notando che l'individuo celava con la mano una pistola che deteneva sul fianco destro: in cinta, si intraveda il calcio. Le urla dell’esercente misero in fuga il rapinatore, che però venne subito preso e arrestato dalle forze di polizia.