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Caso Bibbiano, il Pd ora attacca Meloni: «Becera strumentalizzazione»

Caso Bibbiano, il Pd ora attacca Meloni: «Becera strumentalizzazione»

Malavasi e Rossi dopo l’assoluzione di Foti: «Colpo durissimo all’accusa»

12 aprile 2024
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Reggio Emilia «L’assoluzione definitiva per lo psicoterapeuta Foti in sostanza mette la parola fine al presunto “caso Bibbiano”, con un colpo durissimo all’intero impianto accusatorio». È quanto sostengono i deputati reggiani del Pd, Ilenia Malavasi e Andrea Rossi, in merito alla sentenza della Corte di Cassazione che ha definitivamente assolto lo psicoterapeuta Claudio Foti. In tribunale a Reggio il processo sugli affidi in Val d’Enza è in corso, ma per lo psicologo e psicoterapeuta di Pinerolo, fondatore della Hansel & Gretel, l’iter processuale è finito. Ed è sulla base di questa assoluzione che i due parlamentari Pd ora vanno all’attacco, ricordando la genesi politica del “caso Bibbiano” e puntando il dito soprattutto sulla premier Giorgia Meloni, che insieme al M5s accese una dura polemica sull’inchiesta, posando a Bibbiano con il cartello “Siamo stati i primi ad arrivare, saremo gli ultimi ad andarcene”. In occasione del discorso di insediamento da premier, inoltre, Meloni citò di nuovo il caso affidi e disse: «Mai più casi Bibbiano».

«Questa assoluzione – affermano ora Malavasi e Rossi – non deve essere intesa come la vittoria di una parte, ma come la fine di un incubo per un’intera comunità. I contorni di questa vicenda hanno assunto toni di uno squallore unico, tramite l’evidente azione, condotta da una precisa parte politica, che fin dall’inizio era incentrata solo nello scardinare un sistema di tutela e protezione dei minori all’avanguardia. Parliamo di chi veniva a farsi i selfie sotto il cartello “Bibbiano”, una strumentalizzazione becera che non è possibile ignorare, ma che evidentemente ha pagato, nell’immediato in termini elettorali». E poi: «Pazienza se tutto questo ha distrutto la credibilità della rete dei servizi, se questo è andato a danno di bambini e famiglie affidatarie, pazienza se questo ha gettato fango su persone e amministratori innocenti, che hanno vissuto mesi tremendi, pazienza se il garantismo in questo Paese è solo sulla carta e mai nei fatti. Pazienza perché chi si è fatto forte di quella bandiera, ha ottenuto il consenso che cercava, anche e soprattutto a livello nazionale. Tutto questo, giocando sulla vita dei bambini, screditando l’istituto dell’affido, banalizzando la generosità della famiglie che accolgono, ridicolizzando le istituzioni, infangando il lavoro di professionisti e professioniste, servizi sociali compresi, nel furore ideologico della difesa di presunti diritti di adulti maltrattanti, da difendere solo in quanto genitori o parenti prossimi». Quindi il pensiero alla comunità bibbianese, «profondamente offesa e teatro di vere pagliacciate mediatiche. Certe ferite probabilmente non si rimargineranno mai in chi le ha subite, ma la speranza è che da questa terribile vicenda si riesca a trarre la giusta considerazione rispetto a chi lavora per il bene di una comunità e chi, invece, è capace solo di speculare per il proprio tornaconto elettorale». l

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