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Lampazzi compie 100 anni: «Quando io ero poliziotto a Reggio non c’era tutto questo casino...»

Jacopo Della Porta
Lampazzi compie 100 anni: «Quando io ero poliziotto a Reggio non c’era tutto questo casino...»

Lo hanno festeggiato Anps e questore. I ricordi degli anni in cui era in servizio

12 aprile 2024
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Reggio Emilia «A Reggio Emilia quando ero poliziotto io non c’era tutto questo casino di adesso, anche se comunque avevamo molto da lavorare...». Umberto Lampazzi ha vestito la divisa del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza dal 1948 al 1980 e ha prestato servizio sempre in via Dante. Ha svolto tutta la sua carriera all’interno del corpo militare dal quale è nata l’attuale polizia di Stato nel 1981.



Ieri l’ex appuntato ha compiuto 100 anni ed è stato ospitato in questura su iniziativa dell’Associazione nazionale della polizia di Stato (Anps). Un momento emozionante, nel quale Lampazzi ha dato prova di essere ancora molto in gamba. «Il mio segreto? Una mela, delle noci e mezzo bicchiere di Cabernet a pranzo ogni giorno».

A fare gli onori di casa, e consegnare un cappellino e un attestato, è stato il questore Giuseppe Maggese. «Oggi ci stringiamo a un collega che è un pezzo della nostra storia», ha detto il dirigente.

Lampazzi, arrivato a Reggio Emilia nel 1948, all’età di 24 anni, dalla provincia di Frosinone, venne presto impiegato nella celere. «Mi ricordo che eravamo molto impegnati per le Reggiane. C’erano continui scioperi, in un certo periodo dormivamo anche all’interno della fabbrica. Venivo mandato a Rubiera quando c’erano scioperi alla Ruggerini per proteggere i crumiri: l’azienda aveva licenziato dei dipendenti e ne aveva assunti altri perché lavorassero. Dovevamo accompagnarli a casa per proteggerli».

Erano anni di grande tensione. Un infortunio lo tenne lontano dagli scontri sanguinosi del 1960, anche se il periodo di conflittualità lo visse in pieno, compreso quello successivo del terrorismo rosso e nero («ogni tanto parla del caso di Alceste Campanile», dice un parente).

«Mi ricordo che un giorno andai a trovare un amico a Montecchio e a un certo punto venne un giovane che iniziò a dire che io l’avevo inseguito con la Campagnola della polizia durante uno sciopero...Si misero in mezzo altri giovani...».

Negli ultimi sei anni di servizio, Lampazzi lavorò alla squadra volanti, che all’epoca operava anche in provincia. «Mi ricordo che intervenivamo spesso in viale Montegrappa perché c’erano le prostitute. C’era gente che si nascondeva dietro gli alberi per guardare...C’era una ragazzina di 14 anni che veniva tutti i giorni da Sassuolo per prostituirsi. Noi la identificavamo in questura e poi la riportavano a casa: lei il giorno dopo tornava».

Dopo i festeggiamenti in questura, il signor Lampazzi si è diretto nella sua casa di Regina Pacis per un pranzo speciale. «Polenta e cotechino. La polenta la preparo io!». Poliziotti in servizio e in pensione lo hanno salutato con un caloroso applauso.
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