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La Cgil lancia il referendum sul lavoro: «Un test per i candidati sindaco»


	Il segretario provinciale della Cgil Cristian Sesena
Il segretario provinciale della Cgil Cristian Sesena

Reggio Emilia: il segretario Cristian Sesena rivendica l’autonomia del sindacato rispetto alle liste. «Proporremo a tutti di firmare»

15 aprile 2024
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Reggio Emilia «A breve partirà la nostra campagna referendaria nazionale in cui saremo impegnati a raccogliere le firme per quattro quesiti che riguardano la precarietà sul lavoro, gli appalti e i licenziamenti illegittimi. Da come si porranno i vari candidati verso questa partita si misurerà in concreto la vicinanza con la Cgil o meglio, con questa sua battaglia di civiltà. Proporremo a tutti i candidati di firmare. Quale miglior test per comprendere chi ci è vicino davvero?».

Così il segretario provinciale della Cgil, Cristian Sesena, interviene sulla campagna elettorale ormai entrata nel vivo, rivendicando l’autonomia del sindacato rispetto ai vari partiti e alle varie forze politiche in campo. Da Marco Massari a Fulvio Camellini, da Mirto Bassoli a Franco Ferretti, sono numerose in città e in provincia le figure considerate vicine alla Cgil che hanno un ruolo più o meno attivo nelle varie liste in campo. Così come – dalla lotta al jobs act fino alla sicurezza sul lavoro – sono numerosi anche i temi propri del sindacato diventati oggetto di campagna elettorale.

Ma Sesena prende tempo e distanza rispetto a chi vuol appropriarsi di determinate argomentazioni, annunciando una posizione ufficiale e condivisa dell’intera Camera del Lavoro reggiana stessa che, ricorda, canta oltre centomila iscritti. «La Cgil ha più di 101.000 iscritti in provincia – afferma Sesena –. Siamo una delle poche forze sociali rimaste (forse l’unica) capace di mobilitare migliaia di persone su temi quali la giustizia sociale, la precarietà e gli infortuni sul lavoro. Da noi, che piaccia o meno, è difficile prescindere. La vicinanza o meno alle nostre posizioni dei candidati sindaci dei 31 Comuni che andranno al voto l’8 e 9 giugno in tutto il territorio provinciale, la misureremo sui programmi e degli impegni che si assumeranno nei confronti di lavoratori e pensionati».

L’autonomia del sindacato, in ogni caso, resta il principio cardine: «Stiamo lavorando a un posizionamento generale che, una volta condiviso col nostro gruppo dirigente, sarà portato all’attenzione di tutti gli schieramenti – aggiunge Sesena –. Promuoveremo, a partire dal comune capoluogo, momenti di dibattito con tutti i candidati. Noi siamo un soggetto laico, progressista, fieramente antifascista ed è chiaro che le affinità di partenza sono diverse rispetto agli schieramenti in campo; ma poi esistono il merito, le soluzioni, i contributi per migliorare la vita dei cittadini reggiani: su questi punti siamo aperti al confronto e intendiamo dialogare con grande autonomia». l © RIPRODUZIONE RISERVATA